La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
pratiche di difesa repubblicana. Ed è per ciò anche che gli incidenti ultimi dell'espulsione dei vescovi, dei seminari e del clero dalle loro sedi
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dei piccoli incidenti della cronaca quotidiana, ma. la questione religiosa non l'interessa più. L'espulsione dei Vescovi dai loro episcopii e dei
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le quali fioriscono in molta parte d'Italia; e forse i vescovi che sono presentemente in Roma, fra i quali mons. Dadolle, il nuovo vescovo di Digione
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più gravi si sono avute a proposito della eventuale organizzazione del culto privato. La grande maggioranza dei vescovi è recisamente restia al culto
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qualche importanza — è una delle cose più caratteristiche del momento che corre. Io ho potuto avvicinare alcuni dei vescovi più noti, e il sentimento
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la sorveglianza diretta dei vescovi delle varie regioni.
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all'ordine del giorno dell'ultima assemblea dei vescovi c'era una lista di periodici cattolici da condannare: e fu per mancanza di tempo che la
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Il concordato faceva della Chiesa francese una istituzione di Stato. Il Governo aveva facoltà di designare i vescovi, si interponeva, quasi ad ogni
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il Vaticano deliberava sulla scelta dei vescovi presentati dal governo, distribuiva nomine, largiva il cardinalato, mandava moniti, emanava
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cattolici di tutti i paesi hanno ammirato. Ma in quest'ultimo periodo la Santa Sede poté essere in diretta comunicazione con i vescovi francesi e la parte
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