La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
corto con quella tacita condiscendenza e con quello stato quasi di attesa lenta e longanime che caratterizzò, sotto Leone XIII, la politica della Santa
Pagina 208
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
, dall'una parte, e il cattolicismo, dall'altra ⸺ conflitto il quale ha ragioni proprie di essere e cause assai più profonde ⸺ non è stato visto e sentito dai
Pagina 208
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
nell'opinione che questi, contro il tenore di quelle decisioni, combattessero lo Stato repubblicano.
Pagina 210
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
clero, regolare e secolare, nella grandissima maggioranza evitavano i contatti con lo Stato, con le masse repubblicane, con le istituzioni laiche, o
Pagina 211
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
religione che parte di essa conserva ancora nel'animo non si è commosso, e, perché questa corda religiosa non vibrasse con tutta la sua intensità, lo Stato
Pagina 211
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
animi un. concetto curioso dello Stato, come di fonta unica ed assoluta del diritto, e di sovrano inappellabile anche nel giudicare di ciò che riguarda
Pagina 212
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
Comunque, questo aspetto più profondo ed importante della questione è stato velato dal primo; e la Chiesa cattolica paga in Francia il fio di una
Pagina 213
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
, lo Stato abbandonò la proprietà delle chiese e delle case episcopali e parrocchiali ai municipi, riservandosi solo la proprietà di alcune chiese di
Pagina 214
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
card. Richard sarebbe stato condotto fuori del palazzo arcivescovile, l'ampio cortile di questo era pieno di folla; far muovere ed escire la carrozza
Pagina 215
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
culto, perché lo Stato o le dichiarerebbe legali, sottoponendole così al controllo finanziario stabilito dalla legge di separazione — e la Chiesa non
Pagina 216
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
sotto il regime concordatario gli assegni dello Stato erano una parte insignificante del reddito di quasi tutte le parocchie; quella di Site Clothilde, p
Pagina 218
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
C'è, in questo stato d'animo, un poco di esagerazione?
Pagina 221
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
, delle associazioni cultuali, e la sola differenza consiste, per essi, nel controllo finanziario dello Stato, controllo del quale alcuni si lamentano
Pagina 221
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
incompatibile con lo spirito laico dello Stato moderno, ed avesse accettato la legge, essa avrebbe certamente goduto d'una libertà larga e sincera
Pagina 223
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
È ovvio, innanzi tutto, che, se il cattolicismo è stato tratto dai politicanti su di un terreno di lotta che non gli era certamente favorevole
Pagina 224
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
simile, è necessario riconoscere che uno Stato laico, il quale voglia separarsi dalla Chiesa, deve vietarsi di entrare nei dettagli riguardanti
Pagina 224
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
Che la lotta fra Chiesa e Stato in Francia, come del resto in molti altri paesi d'Europa, debba continuare, noi ne siamo convinti. C'è, specialmente
Pagina 226
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
questa seconda cosa era forse tutt'altro che difficile. C'è un fatto, diremmo meglio un incidente, ché caratterizza e rivela assai bene lo stato degli
Pagina 227
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
perdere; essa era una organizzazione di Stato, un partito politico, una tradizione civile e sociale, e non è più, od è ora assai meno, tutto questo
Pagina 230
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
Il concordato faceva della Chiesa francese una istituzione di Stato. Il Governo aveva facoltà di designare i vescovi, si interponeva, quasi ad ogni
Pagina 230
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
stato d'animi — del quale può essere un indice la fusione della Veritè, il giornale clericale più recisamente antidemocratico, e che condusse la lotta
Pagina 231
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
inerte, della Chiesa ufficiale e di Stato, non potevano spiegarsi ed agire.
Pagina 233
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
Il denaro dello Stato, poi, teneva molti sacerdoti nella condizione di burocratici; e i burocratici, specialmente quando sono dispersi in piccoli
Pagina 234
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
vogliono possono ora rendersi conto dello stato vero delle cose in Francia. Se la decadenza del cattolicismo va attribuita alla penetrazione di interessi
Pagina 234
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
Comunque, di quel che potrà venire dallo svolgersi del cattolicismo nelle nuove condizioni nelle quali esso è stato posto dalla crisi recente, non si
Pagina 236
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
corse, eco di superficiali impressioni di piccole cause della pubblicazione o di particolari piccanti. Stato e Chiesa sono in guerra, in Francia, e
Pagina 237
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
Questo nuovo volume, che abbiamo letto, dal titolo: La. crise du clergé, è una analisi fredda e minuta dello stato d'animo del clero francese; esso è
Pagina 238
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
di azione che essa imponeva. Le direzioni di Leone XIII fallirono; perché una politica non si crea dal nulla, ma deve rispondere allo stato d'animo
Pagina 239
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
francesi una visione chiara dello stato degli animi e degli interessi veri della società religiosa sulla fine del secolo XIX. Essi erano, per educazione o
Pagina 241
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
triste stato di cose presente. Essi favorirono, inconsapevolmente, quella colossale mistificazione, che fu l'affare Leo Taxil; furono fiacchi e tardi
Pagina 243
La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
che nella forma nuova nella quale i rapporti fra Chiesa e Stato troveranno il loro equilibrio in Francia, il cattolicismo, rinascendo, lo stesso e
Pagina 244