La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
abilmente evitato di giungere a quel'estremo che solo avrebbe colpito l'immaginazione ed il cuore dei francesi, la soppressione del culto pubblico e. la
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Chiesa cattolica, prima con la soppressione delle congregazioni, poi con la soppressione dell'ambasciata presso il Vaticano, infine con la legge di
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anticlericale, mirando alla soppressione od almeno alla limitazione dell'insegnamento libero. E se Briand e Clemenceau non si sentissero di farlo, Combes si è
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Per spiegarsi queste difficoltà, che alimentano ora in Francia la cronaca della separazione, è necessario ricordare che, all'epoca della soppressione
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regolare o dei frati, almeno nelle grandi città, dove questi, dopo la soppressione delle case religiose, hanno trovato modo di rimanere, dividendosi
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La mancanza di denaro si farà poi sentire anche per altre vie. Qui si parla già della. soppressione della facoltà di diritto all'Istituto cattolico
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, la massoneria, e capitanato da E. Combes, voleva certamente, e non ne ha fatto mistero, giungere, mediante la persecuzione, alla soppressione del
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non numeroso ma forte, il quale desiderava fare della separazione una soppressione, e col quale lo stesso Clemenceau giornalista e senatore si è, non
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