La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
corto con quella tacita condiscendenza e con quello stato quasi di attesa lenta e longanime che caratterizzò, sotto Leone XIII, la politica della Santa
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inopportunamente, mescolata a queste lotte d'indole politica ed economica; e il conflitto fra la Repubblica laica e le sue tendenze irreligiose
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ha avuto principio una politica veracemente ed efficacamente repubblicana da parte dei cattolici. Invece molte cose potevano indurre il pubblico
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Così, nel complesso della sua attività esteriore e politica, parve che la Chiesa si accampasse contro la repubblica, e cercasse di vivere e muoversi
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tutta la seguente politica francese. Quando, più tardi, alcuni cattolici più intelligenti si avvidero dell'errore enorme commesso e lo deplorarono, era
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condotta politica alla quale i suoi interessi sostanziali erano estranei ed anche contrari, e che una classe di uomini, reclamanti un dominio politico
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persecuzione religiosa. Ho già detto come essa sia, nelle origini sue, una legge di rappresaglia politica e di difesa repubblicana. È veramente, anche
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A parer mio, occorre distinguere. Un forte gruppo parlamentare, appoggiato da una organizzazione politica extraparlamentare assai fiorente in Francia
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principio sul quale riposa da oltre 1000 anni tutta la politica romana. Oltre a ciò, la legge non era certo molto esplicita nel riconoscimento dello
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questo terreno la politica ecclesiastica e coltivò col massimo ardore, e non raramente con successo, i suoi rapporti con i sovrani d'Europa.
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ebbero fiducia nel numero di seguaci che credevano di poter raccogliere per una politica di resistenza, e ne ebbero invece troppo poca nelle risorse
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avventurieri della politica, ed accettare senza riserve il diritto comune e la libertà, nessuno più oserebbe attaccarli, ed essi riacquisterebbero
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, preparando ed invocando le decisioni più radicalmente ostili all'accordo. Ma conviene altresì notare che la politica clericale antidemocratica
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intimamente a tutti i ricordi di famiglia; oggi la violenza della lotta, l'avversione popolare alla condotta politica del clero in questi anni, il
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La speculazione politica, per esempio, schierava dal lato del cattolicismo aristocratici dalla vita mondana, atei in cerca di popolarità e di affari
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possiamo esserne certi. Dopo la caduta del potere temporale, la politica pontificia ha dei limiti precisi, fissati dai suoi interessi gerarchici ed ecclesia
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di azione che essa imponeva. Le direzioni di Leone XIII fallirono; perché una politica non si crea dal nulla, ma deve rispondere allo stato d'animo
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quali idee appoggiavano, quale indirizzo politico hanno favorito e sino a che punto hanno spianato la via alla politica seguita ed al disastro che ne
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strumenti della politica di ralliement; crearono difficoltà serie a un movimento sociale che pure era voluto ed incoraggiato da Roma, e concorsero così
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