La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
pubblico francese si meraviglierebbe sicuramente; poiché il primo fatto che colpisce qui un osservatore il quale venga dal nostro paese è l'indifferenza
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ultimi tempi sono passati dal razionalismo positivista al cattolicismo, primi fra essi il Brunetière e il Bourget, erano e si professavano dispregiatori
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Comunque, questo aspetto più profondo ed importante della questione è stato velato dal primo; e la Chiesa cattolica paga in Francia il fio di una
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ventitre, accademici di Francia per la massima parte, detti cardinali verdi dal colore del loro abito accademico, che avevano firmato la nota petizione a
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preoccupazione dell'«assolutismo romano», dal quale molti volevano liberare la Chiesa di Francia per mezzo delle associazioni di culto, ha messo in sospetto il
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nella coscienza dei popoli latini, una specie di malessere profondo, il quale nasce dal non aver essi ancora sistemata e risolta la questione
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simile. Se, imitando questo prete sincero ed attivo, i cattolici francesi potessero smettere il loro odio per la Repubblica, ritirarsi dal terreno
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ecclesiastica: che la Quinzaine, diretta dal Fonsegrive, pericola, che Demain, il nuovo settimanale di Lione, perde la collaborazione di ottimi scrittori, aventi
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. Io vorrei insistere ancora un poco su questa profonda trasformazione, poiché essa finirà di spiegare i lati meno osservati dal pubblico, e tuttavia i
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è ancora grande sulle masse minori, non conquistate dal socialismo, il parroco e la Chiesa; e questo prestigio era una grande forza di conservazione
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La speculazione politica, per esempio, schierava dal lato del cattolicismo aristocratici dalla vita mondana, atei in cerca di popolarità e di affari
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centri, amano di non dissentire dal superiore, di essere d'accordo con le persone influenti del luogo ed avere le loro grazie, rifuggono da una cosa che
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Questo nuovo volume, che abbiamo letto, dal titolo: La. crise du clergé, è una analisi fredda e minuta dello stato d'animo del clero francese; esso è
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subito, dall'una parte maggior timidezza di ricerca e di lavoro, dall'altra un esodo, dal sacerdozio e dal cattolicismo, di molti dei più desti od acuti
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di azione che essa imponeva. Le direzioni di Leone XIII fallirono; perché una politica non si crea dal nulla, ma deve rispondere allo stato d'animo
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metodi e le ricerche critiche in teologia positiva ed in esegesi, e l'accettare alcune più note conclusioni di esse è un caso di espulsione dal
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il Vaticano deliberava sulla scelta dei vescovi presentati dal governo, distribuiva nomine, largiva il cardinalato, mandava moniti, emanava
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