La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
ha avuto principio una politica veracemente ed efficacamente repubblicana da parte dei cattolici. Invece molte cose potevano indurre il pubblico
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compromessi nell'affare Dreyfus: parecchi giornali cattolici non nascondevano certo la loro simpatia per la monarchia: quelli stessi che in questi
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tutta la seguente politica francese. Quando, più tardi, alcuni cattolici più intelligenti si avvidero dell'errore enorme commesso e lo deplorarono, era
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E c'è anche di più. A lungo andare, sul popolo stesso, più che le affermazioni teoriche, valgono i fatti; ora dai fatti apparve che i cattolici ed il
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Repubblica francese vada a Canossa. Quello che un governo imperiale poté fare, per ragioni di politica interna, allo scopo di avere nei cattolici un valido e
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separazione riconobbe il diritto di costituire associazioni di tal genere; ma i cattolici non possono giovarsi di questo vantaggio.
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Pio X, supplicandolo di accettare la legge di separazione, e con essi molti cattolici intelligenti si vanno sempre più disinteressando delle cose
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; altre soppressioni simili seguiranno certamente nelle altre università libere, fondate e mantenute dai cattolici con grandissima spesa, e poste sotto
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Una opinione molto diffusa, fra i cattolici specialmente, a proposito della separazione in Francia è che la legge francese sia stata una legge di
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che questa fu anche preparata e voluta da uomini i quali, quantunque non fossero sempre né per la maggior parte cattolici, desideravano sinceramente
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che la Repubblica volevano abbattere. «Noi avremmo-forse potuto, mi diceva uno dei più eminenti giuristi cattolici francesi, fidarci di Briand: ma e se
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Ed è forse per questo motivo che anche oggi l' dei cattolici francesi sullo spirito della legge è profondamente discorde. Gli uni pensano che con
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conoscenza. delle condizioni nelle quali il cattolicismo in Francia doveva vivere e svolgersi. Quando Leone XIII suggerì ai cattolici francesi il
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Quando, più tardi, si trattava di accettare o respingere la posizione fatta al cattolicismo dalla nuova legge, ancora una volta i cattolici francesi
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simile. Se, imitando questo prete sincero ed attivo, i cattolici francesi potessero smettere il loro odio per la Repubblica, ritirarsi dal terreno
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colpisce molto gli osservatori intelligenti, in Francia, è questa; che tutti i cattolici i quali hanno voluto fare opera serena di studiosi e di critici e
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cattolici più avanzate nel terreno politico e sociale, dall'altra, impediranno in tempo il formarsi della nuova coalizione.
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cattolicismo sono apparse enormemente minori di quel che pensassero i molti politicanti e cattolici i quali, dando un valore e quindi anche un significato
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iniziative o speculazioni che erano costrette a fare assegnamento sopratutto sul numero e sull'apparenza. I cattolici temevano anche di contarsi. Quanti erano
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gravità inopinata della crisi, ma giustifica alcune speranze che i cattolici migliori si fanno.
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⸺ può ora scuotere più facilmente da sé queste influenze e questi interessi. Se i cattolici non possono agire se non riconoscendosi, prima, e
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moderna e dello spirito democratico, l'ho. Ma molti cattolici non l'hanno; e per non perdere altra fede nella perennità del cattolicismo a loro non resta
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facevano presto a rassicurarli. Tutto, nella tradizione del loro ufficio e nelle conversazioni dei cattolici che frequentavano, li induceva a credere che
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cattolici di tutti i paesi hanno ammirato. Ma in quest'ultimo periodo la Santa Sede poté essere in diretta comunicazione con i vescovi francesi e la parte
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l'opinione pubblica e di ritardare, fra i cattolici, il prevalere di un più sereno spirito di accomodamento all'inevitabile, e di vigorosa riforma
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Così anche si spiega come i rappresentanti del Vaticano a Parigi non trattenessero i cattolici da alcuno di quegli errori che hanno poi condotto al
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favorevole, con certe riserve, alla pubblicazione. I cattolici francesi si correggeranno meglio di certi loro errori e guariranno più facilmente da certe
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