La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")
Innanzi tutto i nostri giornali hanno dato ai vari incidenti della separazione — e specialmente ai più recenti — una importanza della quale il
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prenderne norma per l'avvenire. Anche questo vantaggio è, del resto, assai limitato, poiché i fatti nuovi non somiglieranno mai ai precedenti. Ragione
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, lo Stato abbandonò la proprietà delle chiese e delle case episcopali e parrocchiali ai municipi, riservandosi solo la proprietà di alcune chiese di
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la pace e la libertà religiosa. All'Union pour le verité, della quale è anima Paul Desjardins, noto per la sua. assidua e nobile azione morale; ai
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conoscenza. delle condizioni nelle quali il cattolicismo in Francia doveva vivere e svolgersi. Quando Leone XIII suggerì ai cattolici francesi il
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ed un fervore di sacrificio ai quali tutti rendono testimonianza, delle condizioni dei minatori del Nord: deputato da quasi quattordici anni, egli si
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e quando il rifiuto ha prodotto nell'opinione pubblica tutti i suoi effetti dannosi. E intanto, come abbiamo visto, ai danni ed ai pericoli della
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la compromisero spesso, la lasceranno pensare in pace ai casi suoi? Certo la loro influenza si è esercitata, sino a questi ultimi giorni, suggerendo
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maggiori ai più piccoli villaggi, e suscitato una guerra religiosa ardente e un disordine profondo nel paese (Aprés le separation. Perrin, Parigi). Questo
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nelle sue dottrine partecipassero tuttavia di quando in quando ai suoi riti, e chiedessero i suoi sacramenti, costituiva una grande debolezza. Non si
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affiatandosi ed intendendosi, in base ad una preoccupazione viva e verace di grandi interessi religiosi, le difficoltà presenti daranno modo ai veri
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Questa grande prova oggi si impone al cattolicismo in Francia. Ne uscirà esso vincitore? Quando anche io potessi esporre qui ai lettori l'altra crisi
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che l'imprudenza di alcuno dei suoi la faccia a un tratto apparire come congiurata ai danni del paese presso il quale essa aveva un rappresentante e che
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numero di quelli che, pure avendo perduta la fede, vi rimangono, per non andare incontro ai giudizii del mondo ed alle difficoltà del rifarsi una
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delle classi ricche ostili alla repubblica la quale aveva ai loro occhi il torto di aumentare: tutti i giorni l'azione diretta e il potere delle masse
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all'ortodossia. La guerra mossa alla Chiesa si impiccoliva, ai loro occhi, in una congiura settaria di pochi; e le parole di qualche Ministro abile
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