La Democrazia Cristiana in Italia
Ma il modernismo non è stato soltanto questo. O, essendo questo, ha dovuto entrare e provarsi in un campo assai più vasto di reazioni culturali e
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profondi della coscienza, della volontà umana operante a costruire il suo mondo, nei quali Stato e Chiesa non sono più che due parole, due nomi della
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ceti e gruppi sociali; e i conservatori, i liberali immemori di ogni libertà che non sia la loro, stanno per il partito ecclesiastico della reazione; i
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che non è la loro a servizio di un movimento sociale, di ravvivare nelle coscienze oppresse da una schiacciante tradizione ecclesiastica il senso dei
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partito popolare italiano che sembra sorto a un tratto gigante quasi dal nulla e non è che il precipitato storico, dopo quindici anni di occulto lavoro
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Il Vaticano rimase lungo tempo perplesso. Una sera del 1900, il card. Rampolla, segretario di Stato di Leone XIII, che io vedeva non raramente, mi
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vanno ricercate in parte nella democrazia cristiana. E di molti movimenti di idee venuti dopo non è difficile rintracciare i precedenti nelle pagine
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Ma io non intendo far l'apologia della democrazia cristiana; e d'altronde sarebbe, ora, troppo tardi o troppo presto. Meglio giova intendere l'intima
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le più vive e forti correnti della coscienza contemporanea. La Chiesa non poteva conver¬tirsi da destra a sinistra se non per ritrovare se stessa, e
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, nello spirito e nel contenuto, dalle vecchie pretese dei temporalisti, ai quali esse erano opposte, e che non si illusero sulla loro portata; e furono
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della condotta religiosa. Un poco alla volta, non si trattò più di formulare e suggerire un programma alla gerarchia, ma di creare un grande moto nelle
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, essa non prende un atteggiamento di negazione e di resistenza. Dall'una parte vuole che la cultura e la ricerca scientifica facciano la loro via
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Da principio, adunque, la democrazia è accettata dai d.c. con tutto il fervore di un cattolicismo ingenuo e precritico. Essi credono di non far con
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. Quanto al primo punto, non può esservi dubbio. Essi aderirono incondizionatamente alla organizzazione del salariato come classe a sé, in contrasto con
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Questa condotta implicava, ho detto, una veduta realistica della politica. La costituzione sociale, il diritto, i rapporti economici e di classe non
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Uno sforzo assiduo e sincero fu. fatto per evitare questa contraddizione; e conviene riconoscere che esso non fu, e non poteva essere, felice.
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, facendo capo all'Unione economico-sociale. Il Domani d'Italia dichiarò fermo e rispettosamente di non poter accettare le nuove disposizioni; e la
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rigore fanatico. Dove essa non giungeva giunsero le lusinghe el'intrigo. Lo Stato, o meglio Giovanni Giolitti che, dopo la reazione allo sciopero generale
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carattere confessionale, questa non poteva più essere direttamente colpita dal Vaticano. Ma Pio X, con una lettera enciclica ai vescovi d'Italia
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mortificava nella teologia e nella disciplina e nei vincoli politici con i quali l'essenza di esso non aveva nulla di necessariamente comune, la Lega
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