La Democrazia Cristiana in Italia
{{63}}Nel capitolo precedente, ho esaminato il modernismo come fatto ecclesiastico e momento della storia della Chiesa; ed ho mostrato come esso, che
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immischiata nel vecchio regime, fatta strumento di taluni interessi, presa in un ingranaggio politico di dominio, che bisogna svin¬{{67}}colare da
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; quanto più l'autorità di essa nelle coscienze è grande e questa si esercita nel senso voluto dai dominatori, tanto più vasta e profonda e gravida di
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Gli anni nei quali essa apparve sono già lontani nel ricordo dei più. Regnava allora incontrastato sugli animini pigri il positivismo, e il
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In questo marasma degli animi sorse e si propagò, con una rapidità stupefacente, la democrazia cristiana. Sorse, nel 1895-96, fra i giovani
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Ma come cresceva il movimento, crescevano anche le opposizioni. L'allarme manifesto incominciò nel Veneto, o per opera di veneti, come il Sacchetti
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Nel febbraio del 1902 venne, con le celebri istruzioni di Leone XIII, il primo gravissimo colpo; e cominciò la crisi interna della giovanissima
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, nel Correspondant, un biografo di F. Meda, E. Vercesi ricordava una polemica svoltasi nel 1900-901 nella Cultura sociale, in cui il primo si
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dialettica che presiedette al suo sviluppo, nel quale taluni videro trapassi bruschi, attribuendoli ad arbitrio capriccioso e ad incongruenze dei
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. raccolti (e messi in nuova luce dalla vicinanza ed altri scritti dello stesso) nel volume"> La polemica liberale. Bologna, Zanichelli, 1919; o almeno
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, nello spirito e nel contenuto, dalle vecchie pretese dei temporalisti, ai quali esse erano opposte, e che non si illusero sulla loro portata; e furono
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essenzialmente religiosa. Trovare nella -democrazia e nel socialismo stesso, come moto di una classe nuova assetata dì libertà e di giustizia, una
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cattolicismo, nel quale pure riconosceva e dal quale accettava la forma della sua vita religiosa. La religione do¬veva a un tempo legare i d.c. alla
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ufficiale, ebbe una nuova effimera fioritura; e nel congresso di Bologna del novembre 1903 parve oramai padrone, in un ultimo scontro decisivo fra le due
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Ma a Leone XIII era, nel frattempo, succeduto Pio X, con ben diverso programma; e nel marzo 1904 sciolse bruscamente l'Opera dei congressi, e
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In mezzo alla bufera, i democratici cristiani, padroni di sé, si ricostituirono nella Lega democratica nazionale; bandito dal nome, e nel fatto, ogni
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La Lega aveva nel suo nome stesso un magnifico programma. Scissa da ogni rapporto con la Chiesa ufficiale, essa poteva costituirsi, all'infuori di
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pochi che rimasero fecero un passo indietro, e nel titolo della loro organizzazione risostituirono alla parola «nazionale» la parola «cristiana».
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Uno andò innanzi per suo conto, solo oramai. Alludo a...R. Murri, che era nel frattempo divenuto deputato. entrando a rappresentare alla Camera un
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