La Democrazia Cristiana in Italia
con le esigenze della loro personalità spirituale, poi a rivendicar queste contro di quella, sino alla conquista della piena libertà.
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spirituale cui si sottraggono solo le coscienze le quali, per docilità alla Chiesa o per difetto di coraggio, si rifiutino di vedere nella rivelatasi
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, religiosa a un tempo e politica, per principi e gruppi dominanti e classi privilegiate, uno strumento per piegare le coscienze e mantenerle in quello
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, fra quelli che vogliono difendere le posizioni politiche e il possesso per il quale essa sta, e tutti, gli stati d'animo e gli interessi molteplici
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ha assai più da temere. Perché chi la nega in blocco, in sostanza la lascia come è; e le permette di farsi forte di quel molto di praticamente vero e
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Giolitti, empiva le cronache la lotta parlamentare Cavallotti-Crispi, finché venne la rovina militare di Adua e poi le convulsioni sociali del maggio 1898
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», più di 300 sezioni, in tutta Italia, senza contare i sindacati operai, le cooperative, i circoli di studio aderenti; riunioni regionali numerose si
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Ma come cresceva il movimento, crescevano anche le opposizioni. L'allarme manifesto incominciò nel Veneto, o per opera di veneti, come il Sacchetti
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: un soffio di fede e di idealismo religioso passò su tutta la gioventù italiana e inebriò, per qualche anno, il giovane clero e le reclute dei
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Nel febbraio del 1902 venne, con le celebri istruzioni di Leone XIII, il primo gravissimo colpo; e cominciò la crisi interna della giovanissima
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problemi dello spirito, avida di fedi e di devozioni ideali, è apparsa durante 1a guerra. Antonio Pagano scriveva nell'Idea nazionale che le origini ne
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Eppure, come punto di partenza, questa esaltazione della Chiesa era naturale. Le prime e fondamentali esigenze del movimento, apertamente dichiarate
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Del resto parecchi di quei cattolici che oggi irridono alle esagerazioni di allora applaudono poi le stesse dottrine quando le veggono ripresentate
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¬sa appariva come araldo e garante di tutte le libertà spirituali, come espressione storica di un ritorno delle coscienze e della storia ai
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La lunga polemica con i clericali e l'opposizione crescente costrinsero i d. c. ad approfondire le loro idee. Se la Chiesa di autorità si allarmava
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nei miti e nei riti l'espressione storica di una fede sincera, che importa far rivivere, non vuol turbare e scandalizzare le coscienze credenti, nella
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ciò che accogliere docilmente il programma stesso del papa, di Leone XIII; di attuarne le direttive e svolgere le conseguenze di queste. Quando le cose
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dei lavoratori liberi in buon numero. La direzione romana del movimento, saputolo, disapprovò vivamente la cosa, e le calate del porto furono
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Sino al 1902 la d.c. si era organizzata autonomamente dalla autorità ecclesiastica. Con le Istruzioni ricordate, Leone XIII imponeva che le sezioni
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accettate da me è quella che volete applicare allo Stato e alla società, ed allora dovete riceverne le norme da me; o è un'altra, ed io ho il diritto di
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rigore fanatico. Dove essa non giungeva giunsero le lusinghe el'intrigo. Lo Stato, o meglio Giovanni Giolitti che, dopo la reazione allo sciopero generale
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che ho detto; trovare in sé e nel proprio programma tutte le ragioni della vita; derivare direttamente dalla coscienza religiosa, senza passare pel
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