La Democrazia Cristiana in Italia
caratterizzato dalla fiducia che i postulati ideali di questa ascensione civile dello spirito nella storia sieno in intimo sostanziale consenso con lo
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stato di soggezione politica che faceva comodo ai loro interessi, così ora sarà uno strumento per scuotere la potenza di queste, per destare i
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E a questa lotta partecipano, poi, appunto perché essa è un aspetto del contrasto per la potenza che si svolge nell'interno della società, tutti i
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essa dà come può il suo favore ed aiuto a socialisti e liberali e massoni contro i novatori religiosi, idemocratici cristiani, i modernisti, dai quali
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In questo marasma degli animi sorse e si propagò, con una rapidità stupefacente, la democrazia cristiana. Sorse, nel 1895-96, fra i giovani
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, direttore dell'Unità Cattolica. Tutti i seguaci delle dottrine filosofiche e politiche della controrivoluzione, gli avversari implacabili del
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una dottrina sociale che ne accoglieva francamente i postulati economici e il metodo di lotta, ma correggendone radicalmente lo spirito e la filosofia
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disse : «qui piovono ogni giorno i ricorsi di vescovi contro di voi; ma voi andate innanzi, con prudenza. Noi vi appoggeremo». E tuttavia, un poco alla
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vanno ricercate in parte nella democrazia cristiana. E di molti movimenti di idee venuti dopo non è difficile rintracciare i precedenti nelle pagine
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La differenza sta in questo che i nazionalisti francesi esaltano la Chiesa e la sua funzione contro i principi rivoluzionari e la democrazia e il
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La lunga polemica con i clericali e l'opposizione crescente costrinsero i d. c. ad approfondire le loro idee. Se la Chiesa di autorità si allarmava
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Talune concessioni storiche che i d. C., nei primi anni, facevano alle pretese politiche della Curia romana erano ben distinte, sin dal principio
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loro semplice e ingenua adesione al cattolicismo. Così la lotta con i reazionari di questo, e poi con l'autorità, conserva sino all'ultimo carattere
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anche dalla polemica con i socialisti. Contro di questi, i d.c. ripigliano la posizione di Mazzini; e cercano del moto rivoluzionario — borghesia contro
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gl'imprenditori e i detentori del capitale, anche se cristiani e cattolici; accettarono gli scioperi, come mezzo di lotta, ed indussero spesso propri
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Questa condotta implicava, ho detto, una veduta realistica della politica. La costituzione sociale, il diritto, i rapporti economici e di classe non
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manifestasse irreducibile, nella sua forma dommatica e gerarchica attuale, alla democrazia. Essa pretendeva di investire i rapporti politici e sociali
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incominciò, contro i capi del movimento, una implacabile persecuzione. Tutto gli giovò a questo. Dove giungeva la sua autorità, questa si impose con un
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In mezzo alla bufera, i democratici cristiani, padroni di sé, si ricostituirono nella Lega democratica nazionale; bandito dal nome, e nel fatto, ogni
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mortificava nella teologia e nella disciplina e nei vincoli politici con i quali l'essenza di esso non aveva nulla di necessariamente comune, la Lega
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, di una così salda consistenza morale, di un cristianesimo così ricondotto alla essenza sua, di un così alto concetto della libertà religiosa. E i
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quando acquistava, portato nei dibattiti parlamentari, i suoi precisi contorni di programma eminentemente politico, di eguaglianza giuridica, di libertà
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