La Democrazia Cristiana in Italia
{{63}}Nel capitolo precedente, ho esaminato il modernismo come fatto ecclesiastico e momento della storia della Chiesa; ed ho mostrato come esso, che
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, nella Chiesa fosse, più che un assunto, o una scelta consapevole, libera e personale, un dato, una contingenza della vita: e come dalla legge intima di
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medesimo della Chiesa e di un nuovo e meraviglioso sviluppo della sua influenza civile e sociale. Poi, quando la Chiesa si sottrae a questo tentativo
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La democrazia cristiana fa quindi parte, forse anche prima e più che della storia della Chiesa, della storia civile; tocca e sconvolge quegli strati
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E a questa lotta partecipano, poi, appunto perché essa è un aspetto del contrasto per la potenza che si svolge nell'interno della società, tutti i
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e temono nell'opera loro una insidia e, riguardano il contrasto come una bega interna della Chiesa. Od anche, essi hanno una loro dottrina, una
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conseguenze è la trasmutazione e la conversione che si vuole operare; e la riforma civile e sociale si converte in una lotta interiore della Chiesa stessa
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Per tali ragioni lademocrazia cristiana d'Italia — di essa sola ci occuperemo — appartiene alla storia politica ed alla storia della cultura del
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elaborazione, fra dissidi e contrasti, dei nuovi valoriumani, della concezione di vita, della filosofia, della fede da porre a base dei rinnovamenti
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, direttore dell'Unità Cattolica. Tutti i seguaci delle dottrine filosofiche e politiche della controrivoluzione, gli avversari implacabili del
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Nel febbraio del 1902 venne, con le celebri istruzioni di Leone XIII, il primo gravissimo colpo; e cominciò la crisi interna della giovanissima
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Altri segni della profonda e durevole influenza di quel movimento sono apparsi più tardi. Una nuova generazione di italiani, più seria, pensosa dei
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Ma io non intendo far l'apologia della democrazia cristiana; e d'altronde sarebbe, ora, troppo tardi o troppo presto. Meglio giova intendere l'intima
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Nasceva, esso, come un movimento cattolico; ed incominciò con una esaltazione ingenua, piena di confidente ottimismo, della Chiesa. Ancora oggi
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Eppure, come punto di partenza, questa esaltazione della Chiesa era naturale. Le prime e fondamentali esigenze del movimento, apertamente dichiarate
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— della prima e del papa infallibile sui fallibilissimi principi; mentre nella democrazia cristiana dei primi tempi il pensiero era ben diverso; e la Chie
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le pregiano e le vantano come un. segno di forte originalità di pensiero; e sono vecchie spoglie della democrazia cristiana.
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Talune concessioni storiche che i d. C., nei primi anni, facevano alle pretese politiche della Curia romana erano ben distinte, sin dal principio
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della condotta religiosa. Un poco alla volta, non si trattò più di formulare e suggerire un programma alla gerarchia, ma di creare un grande moto nelle
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Ma un criterio fondamentale dominerà quella sino all'ultimo, criterio che potremmo dire prammatico. Dinanzi agli elementi tradizionali della Chiesa
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lavoratori, smorzare e snervare, col pretesto della religione, e a servizio degli industriali e de' proprietari, il magnifico sforzo del quarto stato
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Questa condotta implicava, ho detto, una veduta realistica della politica. La costituzione sociale, il diritto, i rapporti economici e di classe non
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Quando sì vorrà o si potrà giudicare più serenamente si vedrà che talune cause ideali della cui difesa il nazionalismo si appropria il merito: la
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cattolicismo, nel quale pure riconosceva e dal quale accettava la forma della sua vita religiosa. La religione do¬veva a un tempo legare i d.c. alla
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della maggior parte dei giovani; e il Vaticano, impaurito, si mostrava blando e pieno di condiscendenza. Si cedette. Il movimento, nella sua fase
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che ho detto; trovare in sé e nel proprio programma tutte le ragioni della vita; derivare direttamente dalla coscienza religiosa, senza passare pel
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, proibì ai sacerdoti di appartenere ad essa e comunque favorirla. Era la guerra dichiarata. Nel congresso della Lega tenuto a Milano nel 1906 i pochi
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Mancarono animi capaci di giungere a questo ul timo termine logico dello sviluppo della d.c.; capaci di un tale eroico senso di autonomia inferiore
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deputati della nuova legislatura, eletti col voto dei cattolici, assicurarono alla politica...vaticana una strabocchevole maggioranza.
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