La Democrazia Cristiana in Italia
sociali. Ho detto già come, per taluni dei modernisti più rappresentativi, l'esser cattolici e il trovarsi a svolgere la !oro attività, da principio
Pagina 62
La Democrazia Cristiana in Italia
, ecc.) sono abituati a considerare tutta la Chiesa in blocco come un istituto di dominio e di reazione: essi diffidano quindi dei novatori religiosi
Pagina 66
La Democrazia Cristiana in Italia
L'importanza del movimento è data dall'effettivo potere che questa Chiesa ha messo a disposizione dei vecchi istituti e dei dominatori politici
Pagina 66
La Democrazia Cristiana in Italia
elaborazione, fra dissidi e contrasti, dei nuovi valoriumani, della concezione di vita, della filosofia, della fede da porre a base dei rinnovamenti
Pagina 68
La Democrazia Cristiana in Italia
Gli anni nei quali essa apparve sono già lontani nel ricordo dei più. Regnava allora incontrastato sugli animini pigri il positivismo, e il
Pagina 70
La Democrazia Cristiana in Italia
: un soffio di fede e di idealismo religioso passò su tutta la gioventù italiana e inebriò, per qualche anno, il giovane clero e le reclute dei
Pagina 71
La Democrazia Cristiana in Italia
Altri segni della profonda e durevole influenza di quel movimento sono apparsi più tardi. Una nuova generazione di italiani, più seria, pensosa dei
Pagina 73
La Democrazia Cristiana in Italia
dialettica che presiedette al suo sviluppo, nel quale taluni videro trapassi bruschi, attribuendoli ad arbitrio capriccioso e ad incongruenze dei
Pagina 74
La Democrazia Cristiana in Italia
taluni rimproverano al Murri qualche sua dichiarazione dei primi tempi sulla questione romana e la sua parola d'ordine: con Roma e per Roma, sempre. Testè
Pagina 74
La Democrazia Cristiana in Italia
— della prima e del papa infallibile sui fallibilissimi principi; mentre nella democrazia cristiana dei primi tempi il pensiero era ben diverso; e la Chie
Pagina 76
La Democrazia Cristiana in Italia
, nello spirito e nel contenuto, dalle vecchie pretese dei temporalisti, ai quali esse erano opposte, e che non si illusero sulla loro portata; e furono
Pagina 77
La Democrazia Cristiana in Italia
, quello che essi volevano era un ritorno allo spirito originario ed autentico del cristianesimo, all'ideale francescano, alla purezza dei motivi e
Pagina 77
La Democrazia Cristiana in Italia
di op¬posizione interna a postulati e metodi sociali e politici ed alla condotta pratica dei cattolici dinanzi ad essi.
Pagina 78
La Democrazia Cristiana in Italia
l'una e l'altro come moti intimamente ed essenzialmente religiosi, è oramai l'assunto dei d.c. Con che essi appartengono già alla storia ed al processo di
Pagina 79
La Democrazia Cristiana in Italia
scaricatori dei porto di Genova, che ebbe poi per conseguenza la caduta del ministero Saracco (1900). I d. c. genovesi avevano rapidamente organizzato
Pagina 80
La Democrazia Cristiana in Italia
coscienza religiosa aspirante, oltre ogni divisione storica di gruppi e di classi, all'unità. Di qui anche rispetto e la rivendicazione dei valori
Pagina 81
La Democrazia Cristiana in Italia
critica del liberalismo e della democrazia demagogica, la rivendicazione dell'autorità e della sua legittima funzione, l'importanza dei valori morali in
Pagina 82
La Democrazia Cristiana in Italia
avessero il loro assistente ecclesiastico, nominato dal Vescovo, e che il movimento fosse coordinato all'Opera dei congressi, opportunamente rinnovata
Pagina 84
La Democrazia Cristiana in Italia
Ma a Leone XIII era, nel frattempo, succeduto Pio X, con ben diverso programma; e nel marzo 1904 sciolse bruscamente l'Opera dei congressi, e
Pagina 85
La Democrazia Cristiana in Italia
que¬sta, come centro di rinnovamento e di educazione dei valori nazionali, spirituali ed etici; raccogliere giovani, delle più varie fedi, che
Pagina 86
La Democrazia Cristiana in Italia
, nella maggior parte dei quali il clero è divenuto la forza politica prevalente. E questa Italia clericale celebrò, come in un'orgia di vittoria, i suoi
Pagina 89