La Democrazia Cristiana in Italia
da principio fu accettazione docile e fiduciosa di questa, in quanto istituto e dottrina, e tentativo di modificazioni esteriori, verso la cultura e
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Per tali ragioni lademocrazia cristiana d'Italia — di essa sola ci occuperemo — appartiene alla storia politica ed alla storia della cultura del
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universitari. Al principio del 1898 usciva la Cultura sociale;al principio del 1900, dopo l'enciclica Graves de communi, il Domani d'Italia; due anni dopo la
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, nel Correspondant, un biografo di F. Meda, E. Vercesi ricordava una polemica svoltasi nel 1900-901 nella Cultura sociale, in cui il primo si
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sin dal principio, con una serietà intellettuale e modernità di dottrina che furono fra le cause principali del rapido successo, erano: cultura e
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ultimi tempi, isolando dalla cultura e dalla vita ed irrigidendo nell'assolutismo papale, che in essa vide presto una contraffazione e una minaccia.
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, essa non prende un atteggiamento di negazione e di resistenza. Dall'una parte vuole che la cultura e la ricerca scientifica facciano la loro via
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concordassero nel suo indirizzo spirituale, e svolgere un'opera di cultura, di critica, di azione sociale. Ma, per far questo, bisognava uscire dal dissidio
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