LA GENTE PER BENE
diciasette. Si fece sposa per intromissione del mio babbo, mentre era uscita provvisoriamente di collegio per curare un'oftalmia. La seconda era
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di tornare colla mente alla presentazione che l'illustre commediografo Paolo Ferrari fece loro di me, Marchesa Colombi, in una serata che dedicò a
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giovine fu desolato, pianse, prese atteggiamenti sentimentali,.... poi si fece sposo con un'altra. Ma la signorina, che s'era imposto un vero eroismo per
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nipote, c'era qualche cosa di amaro, che mi fece temere per la felicità avvenire di quella famiglia. Tuttavia avevo un vago presentimento che, a
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scrittura. Vi sciupò un quinterno di carta, con cui la cuoca fece un rogo per nascondere la cosa anche al padrone. Giacchè la grande impresa era
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star sempre in guardia. Malgrado la sua bellezza non ispirò mai nessuna simpatia, rimase senza marito, fece il vuoto intorno a sè. Gentilezza
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miglia di strada, impraticabile alle carrozze, per scendere ad una chiesuola del villaggio. E tuttavia si vestì di bianco, e fece, in quel gelido costume
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d'ogni pericolo. Ma a noi fece un'impressione punto poetica, il vedere genitori e maestra, in tanta agitazione per quella miserabile questione di dare e