Il galateo del campagnuolo
più nulla di quel poco che aveva imparato; onde si mette di nuovo all'abbicì; e così di seguito d'anno in anno; finché abbandona affatto lo studio; e
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. Chi non conosce Gian Matteo? Trent'anni fa ne aveva tanto, quanto n'ho io sulla palma della mano; ed ora è uno de' proprietarii meglio agiati dei
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NORME DI GIAN MATTEO. I. Coltiva il poco. Gian Matteo aveva spesso in bocca questo proverbio: guarda il grande podere; ma coltiva il piccolo. È
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IV. Capo e Coda. Gian Matteo aveva letto un articolo così intitolato in un almanacco agrario del prof. Cantoni; dove si metteva in evidenza che a far
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cuoio, le ciabatte, tutto tornava utile. Aveva sempre in bocca che: gli atomi formano le montagne. Un gran vantaggio lo traeva pure dalle urine; che sono
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aveva fatto buche profonde per piantarvi alberi, e sopra i fossi delle viti, il grano e la meliga venir su di molto più orgogliosi, che dove aveva posto
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dell'abbondanza. Egli aveva introdotto una rotazione di cinque anni, seguendo il consiglio del prof. Ottavi e se ne trovò bene. Perciò aveva diviso il suo
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X. La seminagione. Aveva cura di scegliere sempre buoni semi; e cercava polputi, provenienti da spighe fitte e lunghe; il grano prima di spargerlo
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nulla e li faceva in momenti che aveva poco da fare ne' campi; si viene a riconoscere quanto guadagno gli portasse il vivaio! Quello che fece dei gelsi
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coltivazione? Un bel zero. E gli alberi fruttiferi? In un praticello, che aveva di costa alla casa, vi aveva da trenta a quaranta alberi di frutti i quali
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non fruttano che alla lontana e non tutto in un anno. Gian Matteo teneva questo metodo, che sembra assai semplice. Aveva uno Sfogliaccio, su cui
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Caterina. Racconto. Caterina, la moglie di Gian Matteo, non aveva un centesimo di dote; ma aveva due braccia, che erano tant'oro, e qualche cosa poi
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famiglia, ma ne aveva una cura singolare, anche degli oggetti minimi. Ogni anno faceva il suo bravo inventario di ogni cosa; e così riconosceva se
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VIII. Conserve. Caterina aveva cura nel buon tempo di far le sue provviste pel verno, che tanto giovano all'economia domestica. I pomi di terra o
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IX. Altri lavori. Ma Caterina, che era donna attiva, e non poteva stare colle mani in mano, aveva sempre del tempo a sua disposizione, onde faceva
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quel che non ho. » E nel 1849 si diceva che aveva ricevuto milioni dall'Austria! Nel 1859, dopo esser stato Commissario nelle Romagne, ove per aver
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