Il bivio della politica ecclesiastica in Italia (colloquio con un giornalista)
di Roma nella prima metà dell'aprile 1907, pochi giorni innanzi alla sospensione del Murri a divinis. L'articolo del quale si fa parola in principio
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preciso il pensiero del fondatore di questa Lega sui principali argomenti che si ricollegano all'attività di essa; ed egli ci ha cortesemente favorito
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sono anti-clericale. Ed è ridicolo far questione di parole. Ma se per anticlericalismo si intende una qualunque azione positiva contro quel clericalismo
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borghesia moderata, di parte delle classi alte in Italia e del cattolicismo ufficiale. La prima diffida delle nuove energie politiche che si vanno
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la negazione precisa e diretta di una politica che si ispira a questi principi. Solo degli individualisti ad oltranza, i quali concepiscano il
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— Perché essa è un piccolo espediente di uomini dalle vedute corte. Non mi si farà torto, spero, di negare all'on. Giolitti una visione giusta del
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questa politica, che non riguarda, ripeto, né la fede, né la morale, direttamente. Ora, quanto al successo, qualcosa si otterrà immancabilmente
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— La domanda è molto complessa. Astrattamente parlando, si potrebbero fissare le linee di una politica ecclesiastica, la quale potesse esser fatta
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apprezzate, sia dai nemici del Murri, sia da quelli che si ostinano, nel campo opposto, a non tener conto della attività sua e dei suoi amici; e che con
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