Il bivio della politica ecclesiastica in Italia (colloquio con un giornalista)
Sapendo la presenza in Roma di don Romolo Murri e conoscendo — ne abbiamo anche informato largamente i no stri lettori — le molte questioni ed
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— Certo; tutte le mie idee o tutto il mio passato mi obbligano ad essere recisamente contrario. Il lavoro dei miei giovani anici e mio parte da
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almeno per considerazioni d'ordine diverso. Dico questo perché, come ve ne furono in Francia, e prevalsero, vi sono certo anche in Italia, come le dicevo
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essi sembra l'ortodossia, tutte queste coscienze, che sono, in fondo, religiose, come le ho detto, si rivolgerebbero contro di esso e, portando le loro
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; poiché tutte le simpatie guadagnate a questo movimento sono simpatie sottratte definitivamente all'anticlericalismo fanatico od a quello che io credo
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— La domanda è molto complessa. Astrattamente parlando, si potrebbero fissare le linee di una politica ecclesiastica, la quale potesse esser fatta
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l'ordine di idee svolte da lui in questa conversazione siamo assai lontani dalle vedute grette e piccine, lunghe una spanna, le quali prevalgono oggi
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