Il bivio della politica ecclesiastica in Italia (colloquio con un giornalista)
dello spirito e delle coscienze, deve per necessità avere interessi solidali con quelli di queste due grandi forze: essa deve quindi favorire, al di
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di morale o di dogma. Ci sono dunque due radicalismi, il religioso e il politico, ugualmente contrari al clericalismo, ma per ragioni opposte, od
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perché parecchi miei amici ed io, pur affrontando con dolore tante opposizioni, ma con la coscienza sicura di giovare al cattolicismo e di prevenire i
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questa politica, che non riguarda, ripeto, né la fede, né la morale, direttamente. Ora, quanto al successo, qualcosa si otterrà immancabilmente
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limiti precisi di ciò che essi valgono e devono e possono; li accettiamo, non come cose aventi valore per sé, al di fuori della nostra coscienza
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aver l'aria né di dar lezioni alla prima, né di suggerire al secondo di cacciarsi esso in riforme o modificazioni, che dovrebbero essere molto radicali e
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