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trono ed altare, contro il comune nemico; ma di essi alcuni volevano che lo Stato riconoscesse il suo errore e pericolo e si volgesse alla Chiesa; gli
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rivoluzionari videro lo Stato più solido, nella coscienza nazionale, di quel che credessero, lo spirito della politica italiana mutò radicalmente.
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rivoluzionari e contro quei cattolici che negavano ostinatamente allo Stato il loro concorso; Don Albertario andò recluso con Filippo Turati.
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qualche fedelissimo collaboratire. Il Vaticano ebbe paura. Se, come ho detto sopra, il laicato cattolico, che aveva oramai un numeroso stato maggiore, in
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Stato — secondo il concetto che egli ne aveva — egualmente minacciato dallo sviluppo ideale del principio democratico.
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reazione che fosse nei partiti borghesi e nello Stato. Strinse più ferreamente i cattolici nelle organizzazioni ufficiali e favorì gli accordi elettorali
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coperto di obbrobrio la Chiesa, travolto essa e lo Stato nella abiettezza, nell'estinzione di ogni valore morale in politica.
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commerciale. Notevole anche, per il significato che può assumere di volontà di indebolire lo Stato e di aprirsi la via più facile alla penetrazione ne' suoi
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negli organi pubblici del lavoro presso il Comune, la Provincia e lo Stato».
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che lo Stato si riconosca incompetente in materia di educazione, si spossessi del diritto di educare, metta i suoi fondi a disposizione della scuola
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Ma esso dice molto di più, e in parte vagamente. La famiglia è la cellula dello Stato e in parte anche la base della società religiosa. Assumendone
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Infine va considerato a parte l'ottavo paragrafo — il quale avrebbe logicamente dovuto essere il primo, e si intende bene perché sia stato cacciato
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persuasione che la libertà della coscienza cristiana dovesse sovente, e prima che contro lo Stato, essere rivendicata contro la Chiesa. E tanto ciò è vero che
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cattoliche il riconoscimento ufficiale dello Stato, che dovrebbe ammetterle, a parità di condizioni con gli organi di classe veramente economici, senza
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Non sanno, è vero, e non possono i leaders del nuovo partito dichiararsi, come frate Gemelli pretende, per lo Stato cristiano, cioè per la teocra¬zia
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preferisce, di farsi la Chiesa che vuole, ed affermato quindi il dovere che ha lo Stato di lasciar liberamente — cioè sul terreno della libertà e della parità
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, di preminenza sullo Stato, di collaborazione fra i due poteri secondo norme dettate dalla Chiesa stessa o concordate con essa, di ripudio e condanna
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nella società e di fronte allo Stato, e dei doveri verso di essa, c'è quanto basta ed avanza perché si abbia un partito, il partito clericale nel senso
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Questo passaggio acquista una particolare importanza in Italia, per la presenza, nella stessa Roma, del pontificato. Roma papale aveva con lo Stato
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modi di questa libertà non c'è più per voi quello che vi impedì così a lungo di esistere come partito, di accettare la nazione e il suo Stato e il
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