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programma — che un discreto cenno alla Chiesa, per la quale chiedono «libertà e indipendenza nella piena esplicazione del suo magistero spirituale
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voi. E questo, più che le vostre caute parole, dice del resto, inesorabilmente, la storia stessa. Conquistando oggi la vostra libertà politica
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Sin verso la fine del secolo scorso in Italia, a protestare e agitarsi contro il nonexpedit e lapolitica vaticana non c'era che un piccolo gruppo di
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di democrazia cristiana italiana; e una adunanza numerosa fu tenuta a questo scopo in Roma nel settembre del 1900: e annunziata la fondazione del
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italiana, non a servizio della reazione, ma a servizio del popolo e della democrazia.
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Rileggiamo il testo del proclama pubblicato nella Cultura del popolo, 10 nov. 1900. I lettori vedranno la sostanziale identità con l'appello del
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«Il sette dicembre prossimo uscirà il primo nu¬mero del nuovo giornale: Domani!
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Firmarono l'appello Murri, Mattei Gentili, l'attuale direttore del Corriere d'Italia,organo del nuovo partito, e C. B. Valente, segretario attuale
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Insieme con la costituzione del partito veniva vietata la pubblicazione del nuovo giornale. Intanto quei giovani avevano portato lo scompiglio nella
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Tre mesi dopo il divieto del quale ho detto era pubblicata l'enciclica Graves de Communi. Allora, facendo le viste di aver vinta la causa, senza
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Invano! Cresceva rapidamente, insieme con le nostre forze, la opposizione ostinata e violenta dei reazionari del cattolicismo e del ceto industriale
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poi presentato alla Santa Sede.Fra i firmatari, tutti laici, era anche 1' avv. Mattei Gentili, oggi direttore del Corriere d'Italia.. Per non
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Nel 1908, quando chi scrive, già colpito dalla sospensione a divinis, trattava con l'autorità per la revoca del provvedimento e si dichiarava
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Ma non fu male. Fu il processo ineluttabile dello spirito e della storia; della lenta erosione del cattolicismo tradizionale. La democrazia cristiana
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Stato — secondo il concetto che egli ne aveva — egualmente minacciato dallo sviluppo ideale del principio democratico.
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Così egli diè impulso a quella che fu chiamata la politica del disastro; allentò il non-expedit, e permise ai cattolici di accedere alle urne
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fiducia, del quale si avvantaggerà anche la Chiesa.
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del potere per giungere alla dittatura del numero; il socialismo è un pericolo, e pericolo grave, non perché e in quanto vuol essere stimolo e
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Ad accelerare il processo, a facilitare il compito del nuovo papa è venuta la guerra, cioè il tramonto decisivo della politica vaticana di tutto il
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Come Pio X doveva correggere Leone XIII, Benedetto XV doveva correggere Pio X. Sgombrato, momentaneamente, il terreno dal pericolo del modernismo
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diffidenza non del tutto ingiustificata l'idealismo di guerra di questa, d'altra parte esso non poteva neanche dar carta bianca all'imperialismo
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, Benedetto XV ha fatto una dichiarazione esplicita a favore dei diritti delle nazioni, chenon muoiono. Ed è l'atto più importante del pontificato nel
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guerra nei rapporti con l'Italia. Qui gli interessi erano veramente antitetici. Quel che giovava all'Italia nuoceva al programma politico del
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Dopo che il governo italiano ebbe proclamato la neutralità, interesse politico del papato era che esso non passasse dalla parte dell'Intesa
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conveniente, che è anche la più saggia. secondo le vedute del Card. Gasparri.
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¬luppo del probivirato e dell'arbitrato per i conflitti anche collettivi del lavoro industriale e agricolo. Sviluppo della cooperazione. Assicurazioni
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organi, il largo programma di decentramento; ma un esame particolareggiato di questi punti esula dal compito del presente volume.
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VI. — Libertà ed autonomia degli Enti pubblici locali. Riconoscimento delle funzioni proprie del Comune, della Provincia e della Regione in relazione
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l'industrializzazione dei servizi generali e locali. Sviluppo dell'agricoltura, colonizzazione interna del latifondo a coltura estensiva. Regolamento dei corsi di acqua
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«XI. — Difesa nazionale. Tutela e messa in valore della emigrazione italiana. Sfere di influenza per lo sviluppo commerciale del Paese. Politica
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negli organi pubblici del lavoro presso il Comune, la Provincia e lo Stato».
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che lo Stato si riconosca incompetente in materia di educazione, si spossessi del diritto di educare, metta i suoi fondi a disposizione della scuola
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«VIII. — Libertà ed indipendenza della Chiesa nella piena esplicazione del suo magistero spirituale. Libertà e rispetto della coscienza cristiana
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cioè uno speciale contenuto religioso, in tutti gli uffici pubblici del lavoro.
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, depauperata di ogni tendenza modernistica. Anche i d.c. del 1900 parlavano — l'abbiamo visto della libertà della Chiesa. Ma allora la Chiesa non si
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Non sanno, è vero, e non possono i leaders del nuovo partito dichiararsi, come frate Gemelli pretende, per lo Stato cristiano, cioè per la teocra¬zia
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Quando si è parlato di libertà cristiana (e meglio è dire libertà religiosa, e lo stesso D. Sturzo ammette, per conto del nuovo partito, la libertà
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L'importanza politica ed elettorale del fatto può difficilmente essere esagerata. Un giornale liberale di Milano, la Perseveranza, osservava
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Sulla posizione della Chiesa nella società cristiana, sui diritti del potere ecclesiastico e del chiericato, sulle libertà costituzionali la Chiesa
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del nuovo partito dicendo che i cattolici non possono costituire un partito. Falso: nella dottrina ufficiale cattolica sulla posizione della Chiesa
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Per questo gli apologisti del cattolicismo, sottilizzando, hanno introdotto la distinzione famosa della tesi e della ipotesi. Sì, il dovere e il
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In questo scartare la tesi ed accettare l'ipotesi, in questo mettersi sul terreno delle libertà ieri deprecate, sta l'importanza grande del partito
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Questo passaggio acquista una particolare importanza in Italia, per la presenza, nella stessa Roma, del pontificato. Roma papale aveva con lo Stato
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Rimane la protesta del Vaticano? D. Sturzo, il nuovo partito popolare non sa nulla. «Non abbiamo da sostenere nessun speciale programma circa i modi
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Ah, no, D. Sturzo. Col fatto stesso del costituirvi in partito politico aconfessionale e nazionale, voi cattolici sancite l'apprezzamento che fra i
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