Il Galateo
corrosa, che non regge più alle spinte del nostro tempo svelto e concreto...» Così scriveva Brunella Gasperini nel 1975, nella premessa alla prima
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Entrata e uscita. Al cinema si può entrare quando si vuole. Però, prima di avventurarsi alla ricerca del posto, è meglio aspettare che sullo schermo
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: arriva al momento giusto, spara poco e bene, sparisce nel mistero. Riapparirà alla prossima puntata. E se è un altro che le racconta? Non dite: «La so
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avventati («Di', Giorgio, sai chi è quella grassona orrenda alla destra di Mario?», «Si», risponde Giorgio, «è mia sorella»), se non si fosse distratti, se
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congenitamente portate alla distrazione, al chiacchiericcio, al baccanale, al sonno.
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Che il fumo faccia male alla salute non è una novità. Purtroppo, le recenti campagne antifumo sono riuscite a spaventare solo quelli che non fumano
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non costringere i dirimpettai a curiose ginnastiche del collo per potersi vedere mentre si parlano. Cucchiai e coltelli, secondo logica, andrebbero alla
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, stiano tutti insieme in fondo alla tavola: la cosiddetta «tavola bassa» cui mi capita sempre di guardare con nostalgia. Tra invitati di uguale riguardo
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inamidato se non c'è abituata. Non la terrorizzerà con occhiate fulminanti. Non la confonderà con gesti sibillini. Non commenterà, alla sua uscita
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arrivare però alla cenere in testa. Le scuse esagerate sono più imbarazzanti che utili. In quanto alla vicina spruzzata, non la obbligheremo a ridere: ci
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sciatto. Prenotazioni. Se si tratta di ristoranti alla moda e di serate di punta (sabati, domeniche) prenotate il tavolo, onde non fare code. Prenotatelo
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battaglione: ci si divide in ragionevoli scaglioncini di due, tre persone alla volta. E qui il galateo classico spara fuori un sacco di regole
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passante. Il galateo insegna che la donna deve chiedere l'indicazione solo a una donna, l'uomo solo a un uomo. Storie! Oggi si chiede l'informazione alla
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aggressivi). Se non basta, altre sei parole: «la pianti o chiamo un vigile» (che non c'è). Se ancora non basta, o vi rassegnate alla cantilena e al
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snodarsi e insinuarsi, è una crudeltà. Oggi il posto d'onore è quello accanto al guidatore-proprietario: e lo si offre alla persona di maggior riguardo o
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neanche fatene un deposito di rifiuti e di oggetti eterogenei pronti a franare rovinosamente sui passeggeri alla prima frenata brusca. Date al vostro ospite
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pazzi; non sperate che le trombe di Gerico disciolgano magicamente l'ingorgo. Non aggiungete alla tortura della coda la tortura del baccano. Non
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va in tram col preciso scopo di pestare i piedi alla gente: se lo fa, lo fa involontariamente. Potrebbe capitare anche a voi. Quando vi capita
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conversare, ma rispondete gentilmente se i vicini vi rivolgono la parola. L'uomo mesce il vino alla signora, anche se sconosciuta: e questa se lo lascia
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Oggi, nella maggior parte dei casi, quando il fidanzamento sta per diventare ufficiale, il fidanzato è già arcinoto alla famiglia della fidanzata
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«ritorno alla natura» in piste da motocross. In quanto alle biciclette, sono senz'altro un mezzo più simpatico, più salubre, vorrei dire più ecologico delle
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poveri supercivilizzati. Per contrasto, ci sono poi quei campeggiatori che fraintendono il concetto di ritorno alla natura, e credono che il fatto di
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desiderate darvi alla vita notturna. Non permettete che strillino come aquile nella sala da pranzo comune perché non vogliono la minestra: piuttosto non
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soggiorni è tenuto al guinzaglio. Il vostro cane, anche se amabilissimo, non fa eccezione. Non permettete che annusi o dia zampate alla gente. Lo fa per
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figura, per ricavarne prestigio, ecc.); così la si affida all'architetto di grido, e non importa se alla fine delle operazioni ce la sentiremo
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la signora che antepone l'ordine e la pulizia della casa al benessere e alla libertà dei suoi familiari, che li obbliga a mettersi le «gattine» sotto
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affacciarvi alla finestra o sostare sui balconi per godervi il sole (non nudi), per innaffiare i fiori (senza sgocciolare di sotto), per battere i
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procura (si spera non la crestina; che raramente si addice alla tuttofare). La signora non pretenderà che la domestica esca di casa, neppure per far le
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alla moglie. In base alla liberazione femminile, entrambe le tesi sono sbagliate; il marito non deve essere capo e non deve essere neanche cavaliere: i
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, ai capi d'azienda dare un tono meno pedestre alla corrispondenza degli uffici che presiedono; ma i più non lo fanno: forse non ne son capaci, o forse
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in tram, tenerle aperta la porta, levarsi il cappello in sua presenza, alzarsi quando lei si alzava, stare alla sua destra per la strada, non parlare
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detto Norberto Bobbio, Dal fascismo alla democrazia Beppe Viola, Quelli che... Nicky Persico, Spaghetti Paradiso Pap Khouma, Io, venditore di elefanti
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una volta, ma anche perché prima di uscire per recarsi alla cerimonia, il poveretto si sarà probabilmente sentito chiedere dozzine di volte: «E le
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questo non intendo vietare alla sposa tradizionale di scegliersi le sue due o quattro o magari sei damigelle. Ma mi rifiuto di dare suggerimenti sui
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costano meno. Se la chiesa è molto grande, meglio decorare solo la parte destinata alla cerimonia: è meno dispersivo, oltre che più economico. La musica
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no la cravatta, sostituire la camicia col maglioncino, la giacca col cardigan, il tutto comunque senza volute sciatterie, che sono uno snobismo alla
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e prolificate» ma non disse: «Amatevi solo per prolificare». Anche la Chiesa si è decisa ad ammettere la necessità di educare le coppie alla
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portarsi continuamente il fazzoletto alla bocca e fare versi strani. Se poi non ha le nausee, eviti di vantarsene: non è un merito, è solo una fortuna
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occasione e traversia fino al diciottesimo anno di età. Questa è oggi una pia illusione. In base alla quale, certi genitori ambiziosi insistono a
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considerare defunta. In base alla concezione moderna del saluto, che non è, ripetiamolo, una forma di omaggio o di confidenza, ma di elementare
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stanchissimo corpo. Se una ha forze sufficienti per arrivare fino alla poltrona, dovrebbe avere anche quella di raddrizzare il busto quando saluta
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stringete la mano altrui in una morsa di ferro, strappando ululati o stoiche smorfie alla vostra vittima: avrete altri modi per dare dimostrazioni della
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pazienza. La signora si adegui con garbo alle circostanze, adattando la mano di volta in volta alla stretta o al bacio, secondo il caso. Anche se il
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Sugli annunci ufficiali, o partecipazioni, si scatenano nelle famiglie lotte generazionali. I genitori, ligi alla tradizione, vorrebbero partecipare
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Sono in disuso. L'annuncio, se proprio lo si vuole fare, si fa a voce, alla prima occasione. Le partecipazioni di fidanzamento stampate non si fanno
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Quando accettate un invito accettatelo subito, senza condizioni, incertezze, dilazioni. Non dite alla signora Verdi che vi invita: «Veramente sabato
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sensate, che alla nascita del primogenito diramarono migliaia di buste sigillate con finti nastrini e contenenti fogli di finta pergamena sui quali, tra
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sono ancora riusciti a sopprimere). Comunque, la signora che riceve le amiche per il tè dovrebbe adeguarsi entro certi limiti alla grazia anacronistica
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Il Galateo
. Non fate ressa intorno alla tavola; non vociate, non spingete, non date gomitate, non passate col braccio davanti alla faccia o sopra la testa di altri
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mano e occhio imbambolato, a sorbirsi i programmi fino in fondo, e alla fine buonanotte a tutti. Tanto varrebbe allora che ognuno si guardasse i
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Accademia della crusca
