IL Santo
Il rombo del tuono svegliò, dopo le due, Noemi, che da pochi momenti aveva potuto prender sonno. Ella dormiva nella camera vicina a quella di Jeanne
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Alle due pomeridiane del giorno seguente Jeanne aspettava in casa Selva, con Maria e Noemi, le notizie di villa Mayda non senza pensare di quando in
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Jeanne e Noemi arrivarono al monastero alle dieci. A pochi passi dal cancello Jeanne fu presa da una palpitazione violenta. Avrebbe desiderato
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sottosegretario di Stato per l'Interno e salì. Era un sabato. Da più giorni Jeanne non dormiva né, quasi, mangiava. Il martedì sera aveva saputo dall' Albacina
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le quattro e un quarto e che Jeanne non avrebbe potuto tardar molto perché alle quattro e mezzo, ogni giorno, aveva un impegno presso suo fratello
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Jeanne si posò aperto sulle ginocchia il volumetto sottile che stava leggendo presso la finestra. Contemplò pensosa dentro la ovale acqua plumbea
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, Giovanni Selva, guardato l'orologio, disse a sua moglie: "Andate." L'intelligenza era che con Jeanne andassero da Benedetto Maria e Noemi. Questa
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n'era fatto per le confidenze di Jeanne? Noemi s'imbarazzò. Tutto quello che ne aveva udito da Jeanne la persuadeva che Maironi si fosse condotto male
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, Benedetto parlerebbe a favore di Selva, pregherebbe che i suoi libri non fossero posti all'Indice. "Sarebbe poco" disse l' Albacina, sottovoce;Jeanne
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, piuttosto verso lo scetticismo di Jeanne che verso il cattolicismo liberale e progressista dei Selva. Questo cattolicismo le pareva una cosa ibrida e forse
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modo, che questa signora Jeanne Dessalle sta per venire a Subiaco e che visiterà, naturalmente, i Conventi. È anche il Padre foresterario, lui; dovrebbe
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resiste né ben capitola. Addio, scrivi, scrivi e scrivi. Noemi a Jeanne (dal francese ). Subiaco, 8 luglio ... Ho fatto meglio. Mio cognato gli disse a
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avanti, vide finalmente l'uomo. Jeanne le ne aveva mostrate più fotografie, dicendo però che di nessuna era soddisfatta pienamente. Nella fisonomia
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dell' Aniene. Sopra quegli archi era la dimora del prete diabolico e delle peccatrici insidianti ai figli di San Benedetto. Il monaco pensò a Jeanne
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tutto scomparve, si vide davanti Jeanne. Ritta in piedi, chiusa nel mantello verde foderato di skuntz guardato a Praglia nel momento del primo incontro
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cameriere dei Dessalle. Gli balenò nel cervello torbido che Jeanne fosse ad aspettarlo in carrozza, diede un passo indietro. "No" diss'egli. Intanto la
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levata verso la croce grande. Il mormorio della pioggia, il rombo dell' Aniene profondo avrebbero detto a Jeanne uno sconsolato compianto di tutto che
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