I primi cattolici in Parlamento
decidersi fra due grandi ed opposte correnti di idee, ma di vincere difficoltà pratiche, modificare, perfezionare, adattare gli istituti esistenti
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. Un progetto di legge come quello Majorana sui tributi locali li avrebbe trovati certo favorevoli; ma esso, benché buono, era assai poca cosa.
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in parlamento; ma non si avrà con ciò, sarebbe vano illudersi, lo scioglimento della questione sociale. Abbiamo detto che le grandi organizzazioni
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questa profonda trasformazione intellettuale e morale delle plebi del -Mezzogiorno, ma anzi la paventa: poiché essa significherebbe, fra le altre cose
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favore, perché rispondeva in parte a un desiderio che è in tutti, ma della quale poi non si parlò più, forse per lo scopo troppo generico e troppo
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francamente operato la divisione del cattolicismo dalla politica, ma che, per opportunità di vario genere, nascondono parte del loro pensiero e del loro
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passione erompenti, si era spinta più innanzi di quel che le condizioni vere del paese permettessero: ma, nel complesso, la decadenza fu costante e le
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Ma la forza delle cose premeva; ed il mutamento si ebbe con l'accordo tacito avviato, in questi ultimi anni, fra Chiesa e Stato, accordo che rianimò
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giovani democratici cristiani, ma. come mezzo transitorio di distacco dei cattolici da altri gruppi o partiti e di incipiente costituzione di un
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Ma i cattolici hanno cessato, in questi ultimi anni, di rappresentare una resistenza soltanto passiva e negativamente conservatrice alle più recenti
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, per indolenza, per inettudine grandi discussioni, per servilità verso un uomo politico mediocre, ma abile parlamentare ed abile manipolatore di
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senso anticlericale); organizzazione elettorale dove, pel momento, non ci fosse altro da fare, con o senza proclamazione dell'asten{{92}sione. Ma i
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, ma timidamente e con molte incertezze, e senza aver porto una giustificazione teorica del loro operato, per questa via, dal giorno che un
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Ma è necessario, per venire alle conclusioni possibilmente più pratiche e dettagliate, esaminare da vicino le probabilità che si offrono al nascente
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una buona base elettorale; ma corpi elettorali cattolici, nella quasi totalità dei collegi, non potranno esservene, ancora per molto tempo. Invece
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Ma c'è un altro fatto anche più profondo e più grave. Come i cattolici francesi, i cattolici italiani sono profondamente divisi, anche dal punto di
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partecipazione dei cattolici alla vita pubblica cambierebbe assai facilmente aspetto; ma la cosa è poco probabile e non val quindi la pena di occuparsene
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