I primi cattolici in Parlamento
decentramento amministrativo i cattolici. porteranno una nota simpaticamente moderna e un più vigoroso impulso a riforme da lungo tempo invocate; poiché essi
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essere collocati i gravi problemi riguardanti le riforme del diritto privato e il decentramento amministrativo: visto che non si tratta oramai di
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Nella politica del lavoro, invece, i cattolici troveranno modo di essere ascoltati e di influire, col programma di patronato e di assistenza che
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Per le ragioni dette sopra, il nuovo gruppo sarà facilmente favorevole a una politica agraria e protezionista; ed esso temerà rimaneggiamenti di
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Fra i problemi d'ordine economico-sociale eccellono la questione tributaria e la politica del lavoro.
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Quanto alla prima i cattolici non sposteranno nulla. Essi non rappresentano interessi i quali non avessero già campo di farsi valere e di prevalere
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operaie sfuggono oramai quasi intieramente all'influenza dei cattolici, parte per cause d'ordine generale e permanente e parte anche per le perdute
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volta, ad acuire il conflitto fra i centri e le classi industriali e le campagne; voglio dire le condizioni di cultura assai arretrata, di metodi
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seguirà a subire le condizioni generali dei rapporti fra Chiesa e Stato, fra fede e cultura laica, fra convento e università. La posizione che prende ora
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Pochi anni addietro i cattolici avevano incominciato ad agitare il problema di una università libera; e forse ad essi sarebbe riuscito, più che
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Noi abbiamo con ciò toccato l'ultimo gruppo di problemi, quelli di cultura e di educazione; a proposito dei quali si richiederebbe un assai più vasto
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Eppure è evidente che, in ultima istanza, anche l'andamento della nostra vita pubblica si deciderà qui, nel campo della cultura e dell'educazione
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In questo campo, adunque, la lotta si combatterà e deciderà fuori del terreno parlamentare e di qualsiasi efficace influenza del gruppo parlamentare
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Caduta per ora, nell'indifferenza comune, la proposta del suffragio universale, caduta anche la forma più ristretta e più ragionevole di essa, di
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C'èun'ultima questione che noi vorremmo trattare in rapporto all'argomento presente, quella della riforma elettorale e dello sviluppo dei nostri
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La questione della rappresentanza proporzionale è agitata da molto tempo: essa dovrà, prima o poi, crediamo, essere il rimedio cercato e voluto ai
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Della riforma del Senato (divenuto in Italia una cosa poco seria) è inutile che ci occupiamo qui. Se ne riparla, di anno in anno, nei periodi di più
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Quanto alle grandi associazioni nazionali, che mancano quasi per intiero, esse avrebbero un utilissimo ufficio: quello di mettere un poco di ordine e
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quale ha già fatto enormi danni al paese: quello di credere che, nella nostra vita pubblica, parlamento e governo debbano essere tutto, o quasi. I
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Venne poi, nel luglio 1906, l'on. Chiozzi, cattolico, appartenente al gruppo consiliare cattolico di Ferrara, portato e sostenuto apertamente dalle
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non rappresentavano gruppi elettorali e programmi molto omogenei; poiché l'on. Cornaggia era dì quei pochi cattolici conservatori che si erano tenuti
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Con l'on. Mauri, ora, il gruppo cresce di numero; e, quel che più conta, esso si arricchisce con lui di uno dei giovani che hanno più largamente e
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, nell'insieme, questo fatto è vantaggioso, perché toglie di mezzo una grave ed antica divisione politica, integra ed estende, e quindi migliora un poco, la
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fine della presente legislatura è certo che parecchi altri cattolici militanti, specialmente nelle regioni dei nord, si presenteranno con felice esito
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Che la politica del non expedit, alla quale Leone XIII si appigliò, conservandola e rinnovandola, dopo aver cercato e non trovato una via di uscita
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Pur tuttavia, anche veduto con occhi non offuscati da passioni di parte, il fatto dell'ingresso dei cattolici in Parlamento e del prevedibile futuro
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riguardanti l'Italia, il pernio del programma politico di Leone XIII per rispetto all'Italia, non poteva durare. E già negli ultimi anni di pontificato dello
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Ma la forza delle cose premeva; ed il mutamento si ebbe con l'accordo tacito avviato, in questi ultimi anni, fra Chiesa e Stato, accordo che rianimò
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L'altro carattere, di conservazione sociale, non è meno evidente. Il proletariato industriale delle città è in gran parte guadagnato al socialismo e
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La seconda di queste caratteristiche costituisce una differenza profonda fra l'Italia nostra e la Francia, dove il clericalismo politico fu, sino al
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Il clericalismo italiano rivelava così nella lotta alcune delle. sue essenziali caratteristiche; esso si mostrava antisocialista (ed è inutile che
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E intanto l'on. Cornaggia e l'on. Cameroni entravano anche essi. Il modo come questo primo intervento aperto dei cattolici avvenne è degno di nota
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Da noi, invece, appena cadute le barriere del non-expedit, elevate da Pio IX e Leone XIII a riparo della rivendicazione dei diritti pontifici su Roma
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Ma i cattolici hanno cessato, in questi ultimi anni, di rappresentare una resistenza soltanto passiva e negativamente conservatrice alle più recenti
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primo passo, la costituzione e l'equilibrio dei partiti a Montecitorio. Con quale risultato? La camera presente è fra le peggiori che si siero avute
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Questo concetto, semi-economico e semi-etico e religioso, di patronato o di protezione ècaratteristico dell'azione sociale clericale in Italia; ed
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punto in Italia a chiarire e rinfrancare le oscure confuse tendenze di molta parte della borghesia e delle classi conservatrici. Queste si sono già messe
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piccola parte nelle cose e negli animi. Il programma, in proposito della maggior parte dei cattolici e dei loro amici politici si riduce ad impedire che
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Ma è necessario, per venire alle conclusioni possibilmente più pratiche e dettagliate, esaminare da vicino le probabilità che si offrono al nascente
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Dato il prevalere dell'economia rurale nei tre quarti d'Italia e date le condizioni di cultura e di religiosità del popolo, una politica
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Ma c'è un altro fatto anche più profondo e più grave. Come i cattolici francesi, i cattolici italiani sono profondamente divisi, anche dal punto di
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Ed un'altra condizione manca al vigoreggiare d'un partito cattolico in Italia; una netta distinzione fra cattolici e non cattolici. In una gran parte
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Questa divisione profonda che ha radici nelle più intinte e profonde emozioni della coscienza religiosa, non è certo in via di attenuarsi; ed essa
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Bismarck, più libero ne' suoi movimenti per la maggiore omogeneità e compattezza del corpo elettorale nei suoi collegi rurali (e non è piccolo vantaggio
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partecipazione dei cattolici alla vita pubblica cambierebbe assai facilmente aspetto; ma la cosa è poco probabile e non val quindi la pena di occuparsene
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