I primi cattolici in Parlamento
, quanto dall'una parte diffidano dello Stato, troppo aperto alle correnti popolari ed a forze delle quali sfug¬ ge ad essi il controllo, e troppo
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. L'azione del nuovo gruppo sarà quasi insensibile in questo ordine di problemi. Esso non porterà certo delle nuove competenze tecniche di primo o di secondo
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imposte che possono gravare sulla proprietà terriera ed accrescerne il disagio, a vantaggio del proletariato delle città e dell'industria.
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questa profonda trasformazione intellettuale e morale delle plebi del -Mezzogiorno, ma anzi la paventa: poiché essa significherebbe, fra le altre cose
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ottenere la libertà vera di insegnamento, metter le mani su qualcuna delle università se condarie e farne un centro di cultura cattolica; oggi, per
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raccomandino ai giovani con il prestigio di una sicura modernità nei metodi di ricerca scientifica. Nella scuola secondaria l'opera del clero e delle
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, per non destare i sospetti delle autorità ecclesiastiche.
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socialisti e dai radicali, se dei conflitti dovessero sorgere fra alcune forme di sviluppo democratico del paese, specialmente delle regioni più industriali, e
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grandioso; ora si parla di una grande associazione nazionale femminile; ed anche questa potrebbe avere un utilissimo ufficio. Così, al tempo delle sventure
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Ma la forza delle cose premeva; ed il mutamento si ebbe con l'accordo tacito avviato, in questi ultimi anni, fra Chiesa e Stato, accordo che rianimò
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Il clericalismo italiano rivelava così nella lotta alcune delle. sue essenziali caratteristiche; esso si mostrava antisocialista (ed è inutile che
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L'altro carattere, di conservazione sociale, non è meno evidente. Il proletariato industriale delle città è in gran parte guadagnato al socialismo e
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. Se l'organizzazione cattolica si fosse trovava in altre condizioni, alla vigilia delle elezioni generali, essa si sarebbe certamente proposto e avrebbe
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esso è, come si vede, essenzialmente antitetico a quello socialista, il quale parte dal punto di vista fondamentale della a-solidarietà delle classi
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Il programma dei cattolici fa quindi appello, evidentemente, ai principi generici di dovere sociale, di amore, di solidarietà delle classi, di
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partito cattolico, sia quanto alla organizzazione delle forze elettorali del paese, sia quanto all'azione di esso in ordine allo scioglimento dei più
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religiosa delle masse. Ora, per ottenere questo doppio scopo, negativo, è appena necessario che un partito cattolico si costituisca.
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sostenitori dell'uno e dell'altro mostrano di divergere ogni giornopiù. Vi sono delle posizioni, occupate ancora oggi, della Chiesa nel diritto
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loro verrebbe dal disgregamento, anche parziale, delle clientele elettorali confessionali, essa non corre per certo pericolo di venire sopraffatta e
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quale esso comincia solo ora faticosamente ad emergere, avente programma di patronato sociale, con delle nuances di protezionismo di Stato alla
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