I primi cattolici in Parlamento
Vengono primi quelli d'ordine tecnico, come notava l'on. Turati nel numero 1 dicembre 1906 della Critica sociale. Essi riguardano più specialmente
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. Un progetto di legge come quello Majorana sui tributi locali li avrebbe trovati certo favorevoli; ma esso, benché buono, era assai poca cosa.
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la Chiesa ufficiale in questo campo è nota; come è noto, più o meno, quali sieno, in fatto di rapporti fra le credenze e la ragione, fra la critica
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parecchi motivi, anche questo modesto programma non ha nessuna probabilità di tornare ad interessare gli animi. "Come sia impossibile interessare i cattolici
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popolare e superiore. Se la politica ecclesiastica darà luogo in Italia, fra qualche anno, come è probabile, a dissensi profondi, riagitata dai
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, di agire come meccanismo compensatore per la normalità di procedimento della nostra vita pubblica, affrettandoli se vanno a rilento, rallentandoli se
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quasi l'antesignano dei colleghi di azione che dovevano tenergli dietro, e come tale partecipò spesso, in questi ultimi due anni, alle adunanze solenni
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come gruppo. Questo tacito consenso di ipocrisie è anche esso essenzialmente clericale; poiché noi non siamo qui dinanzi ad uomini che abbiano
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giovani democratici cristiani, ma. come mezzo transitorio di distacco dei cattolici da altri gruppi o partiti e di incipiente costituzione di un
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E intanto l'on. Cornaggia e l'on. Cameroni entravano anche essi. Il modo come questo primo intervento aperto dei cattolici avvenne è degno di nota
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clientele politiche, come l'on. Giolitti. Ora ciò è precisamente dovuto all'intervento dei clericali.
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senza pericolo alienarsi ed {{93}}inimicarsi i cattolici, che sono una potente forza elettorale; una politica antichiesastica e leggi come il divorzio
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esso è, come si vede, essenzialmente antitetico a quello socialista, il quale parte dal punto di vista fondamentale della a-solidarietà delle classi
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anticlericale, nell'un senso o nell'altro, avrebbe ostile il Senato, pressoché unanime, ed ostile la maggioranza della Camera, anche come essa è presentemente
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Ma c'è un altro fatto anche più profondo e più grave. Come i cattolici francesi, i cattolici italiani sono profondamente divisi, anche dal punto di
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