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l'opinione, già espressa in queste pagine, che il «mes¬saggio» di Cristo corrisponda intimamente ad esse necessità ed aspirazioni; ma che l'umanità di oggi
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senso di un progressivo miglioramento dei costu¬mi e dei sentimenti dell'uomo, ma nel senso di una catastrofe cosmica nell'ultimo giorno che porrà
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parola di Dio; e sempre ispirato, non dal proposito netto di servire a Cristo ed al suo messaggio, ma da quello di rendere più larga ed efficace l'azione
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Ma qual'è, davvero, il messaggio dei Cristo? Il L. affronta subito la questione sostanziale, nelle parole che ho riferito, e dice in che esso
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Ora, qui è la differenza prima ed irreducibile. Noi riteniamo che questo sia non già il messaggio, ma la persona del Cristo; cioè il modo come Egli
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Io non credo adunque nel Regno di Dio apocalittico, nella palingenesi finale, nella resurrezione dei morti. Chi mi vuoi lapidare mi lapidi. Ma
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Ma questo, dice il L., non è il messaggio del Cristo: questa è la vostra filosofia.
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sistemi filosofici che sono più vicini alla mia cultura, ma nessuno di essi mi soddisfa ed io non so se ho una filosofia e se arriverò mai ad averla: ma
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: Cristiano. Ma poi ho anche un nome: e questo nome sono io stesso; ed io sono cristiano a modo mio, come ciascuno è cristiano a modo suo, e non c'è, nella
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lo non so se Egli non mi riconoscerebbe. Certo so che non mi esaminerebbe con i criteri dei teologi. Tremerei per l'esame, ma non proprio pensando
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«Egli non disse questo». Ma Egli era ebreo, del suo tempo. Per fissare l'idea di Lui il L. ricorre alla idea ebraica della figliuolanza. Io non sono
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Ma, se forse il signor L. ed io non possiamo intenderci in questa concezione di Cristo e del suo messaggio, non parmi che egli abbia il diritto di
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Ma in discussione filosofica non posso qui entrare. Mi limito a riferire le parole con le quali si apre il volume della Dottrina morale di Fichte e
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risuscitarlo, perché il passato non è; ma c'è un messaggio di Gesù giunto a noi, nostro, vivente della nostra vita che è la sua vita, perché questa
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, ma come diminuzione e negazione di sé, come estraniamento eoggettivazione. Cristo è sopranaturale nella misura in cui l'esempio, la dottrina, la vita
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Altri dicono: ma questo vostro non può essere il Cristo della Chiesa, anzi di alcuna Chiesa. Se fosse vero, tanto peggio per le Chiese. Esso non può
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sopra agli interessi dello spirito e di Dio; e che può riguardare anche molti semicristiani o neocristiani: ma non fa al caso nostro. Quello che noi
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, sia esso il Regno o che altro, ma dal suo stesso contenuto ideale, tanto più ricco quanto più vittoriosamente affermato; e quindi dal dovere che
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, la fratellanza degli uomini e il dovere di essere buoni; e ciò è naturale; ma se vogliono confessare a sé stessi tutta la verità — è
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, affermare con i fatti tutt'altro; ma davvero che chi si proponesse sul serio di affermare praticamente in ogni suo atto, quei due principii — si ripensi
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che lo stringeva a bere fino all'ultima goccia il calice della sofferenza e dell'ignominia, è pronunziare un sorprendente enigma». Ma questo enigma
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con la coscienza del valore divino del suo soffrire. L'altra concezione non è il messaggio di Gesù, ma, se mai, l'umano errore del Gesù dei sinottici e
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Dio padre, non di Abramo o di Isacco o di Zaccaria, ma di tutti gli uomini, dell'umanità stessa, dovunque soffra e pianga ed erri, ci apparisce come
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e me ne dispiace per il Gesù storico del L. e delle Chiese; ma ciò mostra solo come il messaggio storico del Gesù di Nazareth si sia spiritualmente e
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; un'assurdità l'esser pronti a credere ciò che egli dice, ma non a credere in lui». Per noi non c'è l'uomo e non c'è il Superuomo. C'è l'umanità
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». Ma non è neanche più facile imporre a sé stessi e alla propria fragilità quello stesso processo di negazione e superamento della natura e della
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religione, che non sia solo desunta da una astratta distinzione di momenti logici. La morale è per i simili e la società; la religione è per Dio. Ma
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, perché appunto è negazione di mondanità, di dissipazione, di umiliazione dello spirito nelle cose; ma questo mondo, come attualità di esistenza, è il
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, molto giustamente si adoperano a persuadere altri affinché credano». Ma questi sistemi confessionali sono parecchi e diversi; e ciascuno di essi implica
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«Ma la Fed. N. studenti per la cultura religiosa, conclude il. L., non ha un tale scopo né un simile compito: essa quindi non ha alcuna tentazione di
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la poesia e con !a scienza, e la critica filosofica le ha vuotate di ogni contenuto intelligibile. Ma questa duplice critica non intacca in alcuno
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Da quando Kant ha insegnato che il tempo è una categoria a priori, che lo spirito non é contenuto dal tempo ma lo contiene e lo fa, leconclusioni che
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Ma la differenza grande, e talora da tutto a tutto, rimane quando le due trascrizioni appaiono come due diversi e successivi momenti di storia e di
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Ma questo non é il caso del signor L.e della Federazione studenti per la coltura religiosa.
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