Gesù contemporaneo
Esso è l'eco di una conversazione di parecchi, fra i quali era il sottoscritto, autore dei dubbii ai quali il L. risponde. Si trattava delle
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L'argomento è così interessante e grave che crediamo opportuno esaminare accuratamente questo articolo.
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A ogni modo, esso non era affatto l'intento di chi quella sera distingueva fra Cristo e il suo messaggio. Quel procedimento fu spesso seguito dalle
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vasta di quella che esso può farsi, se preso nel suo proprio e preciso valore e significato eroico; diminuirlo, insomma, e annacquarlo. Nel corso del
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Fermiamoci; e, innanzi tutto, intendiamoci sullo scopo pratico della discussione.
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L'altro modo di rendere più facile il messaggio è opposto a questo primo; e consiste proprio nel presentarlo secondo il suo vero significato e valore
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E questa è facilità relativa; poiché può darsi invece, ed è anzi questo proprio il caso,che ilmessaggio, così ricondotto al suo genuino significato e
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E, del resto, noi ammettiamo un processo e quindi un progresso della coscienza religiosa: e riteniamo esserci quindi oggi una coscienza religiosa più
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Ora, qui è la differenza prima ed irreducibile. Noi riteniamo che questo sia non già il messaggio, ma la persona del Cristo; cioè il modo come Egli
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intendiamoci. Non credo nelle immagini che quelle parole e frasi richiamano alla fantasia: credo, invece, nel valore eterno di quello che esse hanno detto
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E lo stesso può dirsi di ogni altra cosa che è nei Vangeli e nei simboli della Chiesa primitiva; a cominciare dalla creazione e dalla incarnazione.
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No, innanzi tutto non è la mia filosofia, perché a questa verità io credetti e verso di essa andai e cercai di vivere per essa prima di avere una
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Ma questo, dice il L., non è il messaggio del Cristo: questa è la vostra filosofia.
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Non è il messaggio di Cristo? Adagio. Se questa fede è in me, so donde mi è venuta; so quali spiriti viventi me l'hanno comunicata e in nome di chi
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ebreo. Quel che pensassero gli ebrei del tempo di Gesù non mi interessa gran che; e quello che Gesù ebreo pensasse non mi interessa gran che. Il padre
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, cioè nulla per me, se la comunione fra me e Lui non avvenisse, fuori del suo tempo e fuori del mio tempo, nella unità di questa intimità vivente che
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Ma, se forse il signor L. ed io non possiamo intenderci in questa concezione di Cristo e del suo messaggio, non parmi che egli abbia il diritto di
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E in quella filosofia precritica si intende bene la concezione del messaggio che il signor L. ci presenta, pur con così viva fede; e solo secondo
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E a chi ci oppone che, in questo modo, il mes¬saggio di Gesù, così come esso giunse ad orecchie mortali e fu inteso da cuori mortali, fu una
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Ma in discussione filosofica non posso qui entrare. Mi limito a riferire le parole con le quali si apre il volume della Dottrina morale di Fichte e
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E taluno insisterà dicendo che questo nostro non è neppur più un Cristo «soprannaturale». O che è dunque un Cristo «naturale»? Natura e sopranatura
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A chi ci oppone che il Gesù dal quale quel messaggio discende, nato in Nazareth e morto crocifisso sul Calvario, non è più Dio né figlio primogenito
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essere il Cristo di nessuna Chiesa in cui la parte docente si distacchi dalla parte discente; in cui autorità e soggezione sieno scisse in diversi
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È giudizio questo, come ho detto, che tocca specialmente le Chiese, le quali creano sempre un interesse istituzionale e di casta accanto e spesso
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di più nobile del tragico senso di dovere che guidò tutta la vita di Mazzini. Una vita morale, per noi, non si definisce dal premio che le è proposto
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«Senza dubbi esso (il messaggio) è semplice, quando è ridotto a una mera cosa naturale». Strane parole per noi che neghiamo la natura. La realtà e la
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che lo stringeva a bere fino all'ultima goccia il calice della sofferenza e dell'ignominia, è pronunziare un sorprendente enigma». Ma questo enigma
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anche piuttosto banale». Certo è banale «proclamare” la paternità di Dio e la fraternità degli uomini, e poi, come moltissimi cristiani fanno
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Gesù non disse espressamente che tutti gli uomini sono fratelli... Egli non disse mai, e credo non implicò mai, che tutti gli uomini sono figli di
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E lo spirito vivo del Vangelo è stato il migliore interprete della lettera, che soffre ancora limitazioni etniche e culturali molteplici e rispecchia
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Dio volle la morte di Gesù esattamente come questi la volle, per non rinnegare la sua missione, quando la riluttanza del senso egli vinse e dominò
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Certo, nel mondo dello spirito, la figliolanza deve essere attuale riconoscimento di essa, affermazione pratica di Dio come padre, e quindi della
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«Per un uomo il chiamarsi cristiano quand'ei nega a Gesù il titolo e il carattere di Cristo è una contradizione in termini. Se voi date a Gesù quel
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«Cristo è il superuomo. Al cristiano apparisce come una assurdità aspettare dal superuomo soltanto delle parole, (un messaggio) e non dei fatti
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«Non temo contraddizione affermando che non é un briciolo più facile di credere nel Regno, come egli lo proclamò, che di credere in lui come «Cristo
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«Gesù non fece distinzione tra l'insegnamento morale e quello religioso. Quando egli compendia la Legge e i Profeti mette in primo luogo il
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celeste, per la nota distintiva della sua morale». Appunto; e da questa falsa prospettiva escatologica per la quale la prima generazione cristiana, Paolo
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attuazione e nella conquista del Regno, negata di questo la trascendenza miracolosa ed apocalitica, che è, nella nostra cultura, una immagine senza più
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Il cristianesimo dei monaci e del pietismo cristiano, avido del premio, era di là dalla storia; questa, regno di Cesare, del male, delle potenze
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«Soltanto i fatti e la personale esperienza dì essi possono obbligare a credere. Le Chiese, per acquistare aderenti ai loro sistemi confessionali
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«Lo scopo per cui la Federazione sorse fu di mantenere e ravvivare, in un'epoca non spirituale e materialistica, l'interessamento nella religione
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far apparire il cristianesimo più facile di quello che è». Noi speriamo che essa lo faccia invece apparire assai più difficile di quel che appaia al
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L'esposizione dei fatti è la critica delle precedenti esposizioni dei fatti, filologica e filosofica; è la ricostruzione dei fatti, nel mondo attuale
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Il compito della Fed. It. studenti per la cultura religiosa deve essere appunto quello di rifar cosa viva ed unità indissolubile la cultura e la
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Sempre, prima di oggi, il pensiero religioso ha avuto bisogno di temporalizzare la dottrina che professava, e distinguersi in tre momenti: una
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Da quanto ho detto spero apparisca la necessità di distinguere nel messaggio storico di Gesù due cose: una dottrina di vita, edi valori umani, e la
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Insistere nel tener fede a quello che nella dottrina dei vangeli e degli altri scritti del N. T. costituisce il linguaggio, il riflesso di opinioni
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Da quando Kant ha insegnato che il tempo è una categoria a priori, che lo spirito non é contenuto dal tempo ma lo contiene e lo fa, leconclusioni che
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Ma la differenza grande, e talora da tutto a tutto, rimane quando le due trascrizioni appaiono come due diversi e successivi momenti di storia e di
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Ma questo non é il caso del signor L.e della Federazione studenti per la coltura religiosa.
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