Eva Regina
multiforme o un inesplicabile enigma. Chi l'ha chiamata angelo, chi dèmone: chi benedice alla sua comparsa, chi afferma ch' essa fu il più pericoloso dono
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spoetizzante e si è rivelato solo — questo è il peggio ! —all'indomani delle nozze. Così la moglie quando sente tessere l' elogio del marito da chi non lo
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comuni ai due sessi, mentre la bellezza è qualità essenzialmente femminea e nei suoi effetti immutabile. « Chi nasce bella, nasce maritata » dice un
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materno si fonde al primo vagito del figliuolo ch' è finalmente visibile sotto i suoi occhi. Oh chi saprà ridirla l' emozione infinita, l'esultanza
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, perde la nozione del lecito e dell'illecito, spesso diventa subdolo per barcamenare, spesso arrogante con chi lo contraria, poichè trova chi lo soddisfa
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e preghiamo! Preghiamo Dio che non conceda la fecondità a certi seni: che non s' oda più chiamare col sacro nome di madre chi non meriterebbe nemmeno
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della mamma che si curva sul guanciale come l' immagine visibile dell' Angelo custode: « Un altro giorno è finito: ora tutto riposa. Chi ha passato una
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: pensiero, desiderio, slancio spirituale! Come se, spoglio del profumo del sentimento, il dono di sè potesse ancora valere qualche cosa per chi riguarda
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UMILIAZIONI Queste sono le umiliazioni più forti e più dolorose. Ma accanto a queste vi sono le altre, minori eppur tanto penose a sopportare da chi
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che manca alla data fede, il primo ad andarsene all'altro mondo sarebbe sempre, ne son certa, il marito. Chi porta seco la maggior quantità d' illusioni
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raccolgono i vecchi e i freddolosi : un gran lume appeso illumina la tavola apparecchiata che dà un senso di benessere a chi rincasa stanco dopo molte ore
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il nome : egli fa passare in silenzio. Se chi entra è una signora di riguardo, superiore d'età o di grado alla signora di casa, ella si alza dal suo
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sua scelta, procurando di dare la preferenza a chi vanta qualche superiorità o di ingegno, o di posizione sociale. Farà un breve giro e incomincierà
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invece che nell' altrui. Questo sistema così simpatico, tanto per chi riceve come per chi è accolto, va generalizzandosi anche in Italia ; ed ora nelle
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per chi le ospita. Altre invece invadono troppo, s'impongono, criticano sistemi, fanno mutare abitudini, mettono sossopra tutta la casa adducendo
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alla femminilità. Ciò che rende arida e triste la vita d'albergo o le stanze d'affitto, per chi è uso all'eleganza raffinata della casa propria, è la
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significhi spendere poco, ma non è sempre vero. Ascoltiamo la sapienza antica che ci ammonisce per mezzo del proverbio: «Chi più spende meno spende. » Se
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spugnature e delle doccie fredde per chi può sopportarle, un piccolo ventilatore elettrico ben collocato, qualche tonico afforzatore per lo stomaco e la
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sotto le fluttuanti ali bianche d' un' acconciatura che esprime carità e coraggio : o quelle che nei lunghi silenzi del chiostro pregano per chi non
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LE RICCHE Ma non si può aver tutto a questo mondo: e molte volte chi ha la nobiltà non ha la ricchezza e la vorrebbe. Molte signore si struggono dal
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onori vengono raggiunti da esse con assai minor impiego di tempo e d' energia di chi ne diede a loro il mezzo. Quanti autori sono morti
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bravo titolo di professoresse, se ne contano a centinaia. Esse certamente sanno chi è Giotto, chi è Michelangelo, chi è Tiziano, e i nomi delle
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che rimunerativa e sicura. Forse è per la loro precarietà che le lettrici stipendiate sono diminuite sino a sparire. Chi ha bisogno di guadagnare cerca
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noncurante e magnifica chi tentò di abusare della debolezza e della buona fede. Nessuna difesa più nobile ed efficace per una donna, di questa, se ha la
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labbra pallide, gli occhi spenti e pare perfino che le si sia aggiunto qualche filo d'argento di più tra i capelli. E chi la vede osserva : « Come è
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compimento del dovere a qualunque costo, per il sacrificio, per l'abnegazione ; deve fornirci di una serenità costante, quale può possederla chi sa di avere
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, sregolata, talvolta fino alla dissolutezza. Chi infatti in uno di cotesti disastri dell' anima non ha sentito la tentazione di stordirsi, non importa
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leggero che sia possibile quest' obbligo, e rispettare il triste raccoglimento di chi piange e soffre. Recandoci a visitare una signora colpita da grave
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pietà verso la sua condanna. La lotta s'inacerbisce, si fa più crudele: la pace s'è involata, è di nuovo fra la tempesta. Chi, ora, chi la salverà?
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sua parte meglio che può. Ma solo con gli estranei, con chi non sa. Con lo sposo si mostri quello che è : si commuova, esulti, gli si getti nelle
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LA MORTE NELLA VITA Solamente chi piange per i vivi sa quanto sia dolce piangere per i morti! Non mi ricordo più chi pensò e scrisse questo fine
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la dedizione completa è la invulnerabilità, perchè non ci apparteniamo più. Il lavoro è la preghiera, giacchè chi lavora s' eleva sulla scala degli
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procurarlo ad altrui. No ; l' amicizia è il fiore dell' ombra e delle cime : è l' ideale compenso di chi soffre, di chi opera, di chi crede. L' 'unione
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qualunque eccessiva attività mentale che lo dilata e lo riempie, mentre il sonno ritira dal cervello il sangue. Così chi soffre d' insonnia farà bene a
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alle maniere gentili senza affettazione unire quella discrezione che se è necessaria ad ogni dottore, è assolutamente indispensabile a chi è il
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far notar subito chi ne è privo. Dal modo con cui una signora appoggia il braccio sulla spalla del suo cavaliere, tiene il capo, segue il ritmo della
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LA PERSONALITÀ Una personalità decisa, particolare, può altresì conferire una superiorità a chi ne è fornito. Qualità non comune nella donna che in
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spensierata e rallegrerà chi le sta accanto col suo limpido riso : un altro giorno inebbrierà con la sua passione sapiente; un altro giorno ancora conquisterà
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2 - LE MANI La mano, per solito, segue il carattere del piede. Chi ha un piede troppo grosso e breve ha la mano corta, larga e grossa: possiede mano
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LA STATURA Un altro cruccio è per molte donne la statura. Chi si lagna d' un' eccessiva piccolezza, chi si vergogna di un' altezza superiore al
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la bellezza. Chi trascura e sfigura molte lettere è trascurato nel vestire e nel portamento. Invece le curve a spirale e lo sviluppo esagerato di
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maldicenza, che allontana ed evita le espansioni, che aiuta a nascondere il fondo del proprio pensiero a chi non merita di conoscerlo ; che accomuna
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serbano solamente a chi le ama e a chi amano. La donna che ha rinunziato all'amore e alla ammirazione non fa uso di essenze, ma d'acqua di toilette
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, forse per legge di compensazione. La divisa fa presupporre in chi la indossa il coraggio, l' audacia, la fermezza, la lealtà. Tutte le qualità eroiche
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, e fuori di casa un letto d'ospedale ; eppure essa è paziente e grata a chi la soccorre, e confida in Dio. E quest'altra, cui la morte e l
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tutti i fiori che reca, pel suo amore, per la sua fede. Cadono i fiori d' arancio pei primi... ed ella sorride e si dona a chi possiede già tutta
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L' OMBRA E IL BUIO Un proverbio dice che per il cieco anche il guercio è un veggente, per significare che a chi è afflitto da una grande sventura
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scambievolmente. Così avviene degli infelici, degli esiliati dalla gioia. Chi non possiede una famiglia propria, un nido, degli affetti, ricerca
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sostituirli con l' azione, energica, pronta, assidua, a benefizio di chi ne abbisogna. Ed ogni volta che un pensiero, un ricordo, un rammarico, un senso
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, l'Ehrhardt, in uno studio sul teatro d' Ibsen, maestro nel ritrarre le tragedie spirituali: « Chi può sperar di trovare il proprio simile sulla terra? Non
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