Don Sturzo
{{147}}Nel gennaio 1898 avevo iniziato la pubblicazione della Cultura sociale. Avevano promesso di collaborare, e collaborarono infatti, A. Mauri, G
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Magro, pallido, vivace, nervoso egli era sin da allora, pulitamente dimesso, col suo naso strapiom¬bante. Veniva di buona famiglia e non aveva
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Andò e non perdette il suo tempo. Organizzò i contadini, agitò i più gravi problemi municipali, fuin breve consigliere comunale, capo parte, pro
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, dal banco della stampa, dove io era, vidi Don Sturzo nella folla dei giovani preti e laici, tumultuante d'impazienza per la battaglia che si annunziava
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Le molteplici peripezie che il movimento nostro traversò in quegli anni non toccarono Caltagirone. D. Sturzo aveva la fiducia del suo vescovo e la
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Da Caltagirone andammo a Piazza Armerina, dove fui ospite del fratello di lui Mario, vescovo, e dove la sera, presenti tutti gli alunni del seminario
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per quali motivi, al maestro del S.P. che negò l'imprimatur; e fu stampata a parte, senza imprimatur, allachetichella. Don Sturzo, affrettiamoci a
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Un altro mio ricordo personale è legato a Don Sturzo: una visita che io gli feci a Caltagirone e la rassegna delle forze che egli aveva messo insieme
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Intanto D. Sturzo, prete e segretario di un. partito politico aconfessionale, esercita, con lo strano connubio, una duplice funzione di garante. Per
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