Da un Papa all'altro
sterminio, furono sempre né molti né molto ascoltati.
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Né ci si dica che la protesta della Santa Sede contro le condizioni fatte ad essa da colui che detiene Roma, e la non avvenuta abolizione del non
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ed avida di privilegio, se ne sarebbe prontamente sostituita un'altra, di libertà e di democrazia. E non si erano contentati di pensare e prevedere
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del fatto che dava reclute nuove ai loro uomini, molto a corto di elettori, e alla loro rappresentanza alla Camera. I socialisti ne trassero motivo
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acutissimo; e tuttavia la scissura, che molti temettero, non ne venne né poteva venirne: perché la separazione, già attuata, del diritto civile dal
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esso rappresenta, od un vantaggio, e come un estendersi e consolidarsi, di quelle tradizioni estranee e nocive che ne hanno per tanta parte
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seconda alle sue rivendicazioni su Roma, ed a questo, almeno per oggi e per parecchi anni ancora è impossibile venire. Né, del resto, quando una tale
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Bologna del novembre 1903 ne disperse gli ultimi resti. Se, per un caso storico qualsiasi, in Italia si fosse giunti all'unificazione nella repubblica è
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soffocamento morale: e ne nascerebbe certo un conflitto acuto, come quello che ora dilania la Francia. Il pericolo di una tal forma di contrasti
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proclivi a gustarne tranquillamente i frutti, che essa offre da se; i cattolici, felici della libertà politica riacquistata, ne misurano, in questi primi
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Accademia della crusca
