Da un Papa all'altro
Cadde, dopo l'allocuzione pontificia del 29 aprile 1848, il sogno e l'ideale neo-guelfo, che voleva ritessere su d'una unica trama i destini d'Italia
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DA UN PAPA ALL'ALTRO"Pubblicato nel nº 1 febbr. 1905 della Nuova Antologia, col titolo"> La nuova politica ecclesiastica in Italia. Questo e gli
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allora si disegnarono più chiaramente le due opposte tendenze che da quel giorno hanno tenuto il campo con alterna fortuna, la radicale battagliera e la
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Morto il Depretis, e succedutogli l'on. Crispi, le cose accennarono talora a mutare: in quel breve periodo, le sorti d'Italia parevano abbastanza
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E sinché la Destra rimase al potere, i rapporti del nuovo Stato con la Chiesa si ispirarono stabilmente a questo concetto: che l'atteggiamento di
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eccessi, sulla Camera, e della parte temperata di questa sul Governo stesso e sulla sinistra: l'Italia versava inoltre, in quegli anni, in gravi
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governo; l'on. Zanardelli, che voleva una politica ecclesiastica forte ma rispettosa della libertà, e che pose fra le promesse del discorso della
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perché gli fosse venuta dagli anni stessi e dal suo consolidarsi una tale apparenza di forza da giustificare un rilassamento nella protesta che gli si
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Dall'altro lato invece, da parte cioè della Santa Sede, si eseguì una politica opposta; radicale e militante nella forma, benché seriamente
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ai concetti ed alle vedute dei cattolici liberali che, dal ‘48 al ‘70, pensarono e vollero, come dicevamo, rendere anche un servizio alla religione
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In questa bonaccia, che ebbe rare e brevi tempeste, maturavano nel profondo gli indirizzi nuovi, che oggi appariscono sempre più manifesti
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Questa nuova condizione di fatti, rivelatasi, più che per positivo e manifesto proposito d'uomini, per una prepotente e come ineluttabile logica
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Chiesa, e che, dopo Napoleone III, era pur stata l'ultimo sperato presidio ed appoggio delle rivendicazioni pontificie, è divenuta, nel breve tratto
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concetto e nell'opera angusta degli uomini, alla sottostante realtà che le vuota lentamente e le «rivoluziona»; noi noteremo qui solo la singolare importanza
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limitarci per questa parte a segnalare il mutevole aspetto che certe questioni assumono, col correr dei tempi, dinanzi alla coscienza religiosa, e il
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Né ci si dica che la protesta della Santa Sede contro le condizioni fatte ad essa da colui che detiene Roma, e la non avvenuta abolizione del non
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Noi non intendiamo entrare qui a discutere del grado e delle forme di libertà che sieno necessarie al governo della Chiesa per l'esercizio delle sue
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Per chi consideri come la questione religioso-politica, più che sul diritto delle religioni e delle Chiese (prima fra queste la cattolica, che sola
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e quelle rivendicazioni, poiché oggitale solidarietà di fatto cessa di esistere, convien pure che un mutamento, e non leggero, sia avvenuto nel modo
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E questo è il mutamento radicale che si va oggi manifestando nelle esteriori contingenze della nuova politica ecclesiastica, e tende a dare a questa
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Non ci rimane ora che notare il diverso atteggiamento dei cattolici e delle varie categorie politiche nelle quali è diviso il corpo dei cittadini
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Così quel che fu doveva essere: e fu appunto per la forza irrompente e soverchiante delle cose. Bergamo, che per le sue possenti organizzazioni
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I cattolici dalle tendenze mediane, che non si preoccu¬ pavano molto di scrutare queste loro tendenze, non stettero a guardar molto pel sottile; e
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I cattolici moderati, quelli che per lungo tempo avevano sostenuto l'utilità della caduta del potere politico pontificio e il dovere per i cattolici
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confusi e sperduti, colti in flagrante reato di una papalità che si levava, oramai, contro il papa medesimo: e si vanno sforzando, con la minor mala
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E, del resto, chiunque, pur non essendo democratico, si preoccupasse della dignità edelle esigenze d'un normale sviluppo della nostra azione verso
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I democratici cristiani si trovarono male, da principio, per una singolare ragione. Quel mutarsi dei tempi. e degli ideali, quel premere delle cose
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Fuori del nostro campo, il pubblico non vide malvolentieri l'ingresso dei cattolici nella vita pubblica. Le prevenzioni e le ostilità tenute vive
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probabili ripercussioni ed effetti che potranno avere nel seguito. Chi non è nuovo alle polemiche dibattutesi recentemente fra cattolici, sul terreno
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Ora, io diceva, chi ha seguito l'acuto contrasto di questi ultimi anni fra le vecchie e le nuove tendenze nel seno del cattolicismo, e gli sforzi
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Due generazioni, due metodi, due culture si sono trovate di fronte, e si combattono e si disputano il terreno sempre più vivamente. Il conflitto è
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Qui sta oggi il pernio della questione politico-ecclesiastica in Italia: la tacita ed effettuale rinunzia della quale abbiamo parlato sopra è
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cioè dell'una o dell'altra tendenza nella direzione della nuova attività politica dei cattolici: la lotta è ingaggiata.
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Intanto, una forma di accordo è unanimemente giudicata impossibile: quella che consisterebbe in una conciliazione formale ed espressa dello Stato
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Ora la domanda che noi poniamo a noi stessi e alla vita che si va svolgendo è pur sempre la stessa: lotta o accordo dei due poteri? Politica pacifica
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L'accordo potrebbe quindi solo voler dire cooperazione e collaborazione pacifica; la quale implicherebbe: la conservazione dello statu quo, se non un
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E innanzi tutto è da scartare quella forma di lotta che era rappresentata dal clericalismo; il militare cioè nella vita pubblica contro le conquiste
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Per quel che riguarda tendenze e programmi di lotta fra società religiosa e società civile in Italia, ci limiteremo qui a poche osservazioni
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Altra forma di lotta potrebbe essere l'organizzazione militante dei cattolici contro le tendenze democratiche nella vita pubblica e nello Stato
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E rimane allora un'ultima forma di lotta, che è solo assai impropriamente tale, ed è quella della quale noi siamo, più che fautori convinti
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Un'altra forma di lotta potrebbe aver luogo per rivendicazioni d'ordine religioso, e in tal caso essa non potrebbe essere provocata che dallo Stato
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Il momento che corre di politica ecclesiastica Si era al principio del 1905. è carat¬terizzato da quel senso di sollievo e di espansione che nasce
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gli era offerta dalle inclinazioni democratiche del nuovo re e dalla vittoria piena riportata sul Ministero Pelloux e sulle tendenze che esso, con
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