D'Ambra, Lucio
, che quelle teste possono qualche volta essere più piene delle nostre, qualche volta più vuote, quasi sempre son più dure, ma sono in fondo
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che vivere quella grande ora della storia di Fantasia di cui parlavano a lettere di scatola i giornali di Effemeris. La vissi, come sempre, ai talloni
D'Ambra, Lucio
lui un signore anch'io, un diplomatico senz'avvenire ma pur sempre un diplomatico, un gentiluomo che anche se cortigiano si ricordava ad un dato punto
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denominazioni, per le quali un ministro sarà sempre necessariamente un uomo molto affaccendato che non ha nulla da fare, un deputato un ciarlone interminabile
D'Ambra, Lucio
un imprevisto anche per i previdenti, e anche per i profeti il futuro ha le sue pagine chiuse. Di natura modesto e sempre pronto a riconoscere col mio
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, ritornai al teatro dove Manon Manette dava, furoreggiando, la sua seconda rappresentazione. Gli scrittori francesi che si preoccupano sempre di fare le
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, che non pensa mai, è tuttavia l'uomo delle trovate geniali per uscir sempre dal rotto della cuffia nelle più difficili situazioni. Così don Pedro mi
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canocchiale alle più belle donnine del corpo di ballo lo aveva interessato sempre più di quella passata alle sue truppe, a cavallo, sotto un sole torrido
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che giuocando con loro il sovrano avesse sempre il maggior numero di punti e partita vinta in mano. Parimenti le giovani signore di Pulquerrima, che
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E con quel verso mi tornavano in mente anche altri frammenti dell'Iliade, sempre ben inteso nella traduzione del Monti, poichè non ho vanità
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commedia di cui fui raramente attore ma sempre assiduo e privilegiato spettatore e perchè in questo modo posso ingannare piacevolmente la mia impazienza
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