D'Ambra, Lucio
de Aldana, presidente inamovibile. Ma gli inconvenienti li vide invece il Congresso che il giorno dopo mandò, sotto una grandinata di palle nere, quel
D'Ambra, Lucio
postiches nè i capelli, il Ministro degli Esteri non ebbe mai più l'idea di strapparmi ai miei dolci ozii di Pulquerrima. E lì a Pulquerrima il
D'Ambra, Lucio
per la morte del vecchio Sovrano, ora, all'arrivo del Sovrano nuovo, li rasciugava agitandoli in segno di giubilo al sole della più bella giornata di
D'Ambra, Lucio
e così angosciati per il pericolo che doveva minacciare Sua Maestà che io non ebbi cuore di farli soffrire più a lungo e li misi sùbito al corrente
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tappeto mal tirato in cui giorni prima. Sua Maestà aveva malauguratamente inciampato andando a ruzzolare su lo scalino d'un caminetto ch'era lì presso e
D'Ambra, Lucio
. Previdi, cioè, la guerra. La guerra solamente. Ci fu, come si vedrà, ben altro. Ma il mio sismografo, giunse fin lì, poichè v'è un imprevedibile e
D'Ambra, Lucio
fortuna trovar lì Manette a portata di mano. Ma lei, caro d'Aprè, le aveva fatto troppo bene la lezione. Aveva ricominciato come nella prima parte
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che egli accoglieva coi segni della più viva ammirazione per quanto non li avesse mai sentiti neppure nominare. Ci fu un gran discutere, tra geografi
D'Ambra, Lucio
onesta dama con certi occhi incantati e con una bocca cosi spalancata che vi sarebbe entrata comodamente una palla di quel cannoncino che luccicava lì
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commosso, ai suoi due figliuoli che andavano a battersi. E mentre la bandiera passava io ed il cocchiere d'una carrozza da piazza che stazionava lì presso
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, a soccorrerli, non nella pompa ufficiale d'un quartier generale grande, più grande o grandissimo, ma lì, su la Linea del fuoco, sott'i proiettili
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