D'Ambra, Lucio
quinte. Ebbi così la fortuna di trovare Manon Manette nel suo camerino, intenta a cercar di capire in qual modo, nella lingua di Fantasia, i giornali
D'Ambra, Lucio
sarebbe giunto alle otto antimeridiane a Pulquerrima ebbi cura d'essere alla stazione alle otto meno cinque minuti. Vidi scendere il giovane principe, in
D'Ambra, Lucio
, finchè non ne ebbi conosciuta una e molto da vicino, faceva l'effetto d'essere qualche cosa di speciale, qualche cosa di molto diverso dalle nostre povere
D'Ambra, Lucio
quella notte i loro sonni tranquilli. Io solo ebbi, nella mia notte, qualche agitazione. Ma nel breve periodo della mia carriera m'ero sentito dire più
D'Ambra, Lucio
Pedro de Aldana ed era presidente del Consiglio, press'a poco inamovibile, del dolce regno di Fantasia. Ebbi la fortuna d'assistere anche a
D'Ambra, Lucio
e così angosciati per il pericolo che doveva minacciare Sua Maestà che io non ebbi cuore di farli soffrire più a lungo e li misi sùbito al corrente
D'Ambra, Lucio
ero, fresco di nomina, addetto all'Ambasciata di Fantasia; nel gabinetto del mio ambasciatore ebbi l'onore di stringere per la prima volta la mano di
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