D'Ambra, Lucio
ardente su una portiera come avesse un'urgente necessità di mettere il fuoco al Palazzo reale, raccolse a terra i giornali europei, schiacciò uno su
D'Ambra, Lucio
lungamente una scena immaginaria, quasi drammatica, certo assai commovente: il principe desolato, furibondo all'idea che ella avesse potuto prestargli
D'Ambra, Lucio
profondamente il pensiero che qualche giornale avesse potuto fare allusione alla comodità di certe coincidenze e al vantaggio, a prima vista misconosciuto, di
D'Ambra, Lucio
che giuocando con loro il sovrano avesse sempre il maggior numero di punti e partita vinta in mano. Parimenti le giovani signore di Pulquerrima, che
D'Ambra, Lucio
solamente una fascia di crespo con cui mettere il segno del lutto su la sua bella tunica verde, ma anche una serietà che dava, se mai avesse potuto
D'Ambra, Lucio
baffetti, muovendosi continuaniente su le gambe come se avesse l'argento vivo addosso o un esercito di formiche all'assalto su pei regali polpacci. Lo
D'Ambra, Lucio
mare. Non ho mai saputo che cosa la duchessa avesse detto in quel primo colloquio che doveva poi essere foriero di grandi cose. Solamente è certo
D'Ambra, Lucio
all'idea che il presidente del Consiglio non avesse trovato di meglio che far risolvere il problema da lui, si grattò le onorate e brizzolate basette e il
D'Ambra, Lucio
Maestà Rolando II non avesse nessuna parte attiva in questa prima fase della guerra, costretto a rimanersene disteso d'un tappeto mal cucito in cui il
D'Ambra, Lucio
colui che è oggi Rolando secondo e che era allora un imberbe principe ereditario mandato all'università d'Oxford perchè avesse l'aria di compirvi i
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