D'Ambra, Lucio
entrare e mi disse con l'aria più serena di questo mondo : «Gliel'avevo detto io, d'Apre? Siamo alla guerra». Il ricordo omerico seguì
D'Ambra, Lucio
con un'aria di malinconia che faceva venir voglia di piangere su l'inclemenza del suo lacrimevole destino. La duchessa di Frondosa continuava ad
D'Ambra, Lucio
avendo ancora l'aria di credere che cento grosse parole possano menomamente cambiare il più piccolo fatto. Dissi molte parole inutili e gli strinsi
D'Ambra, Lucio
principe, dopo pranzo, mentre leggeva ancora giornali e giornali, buttò per aria un fascicolo dell'Illustration pieno di fotografie del principe italiano ed
D'Ambra, Lucio
, aprendole l'una dopo l'altra, Sua Altezza cominciò sùbito un nutritissimo corso di numismatica. Solo quando la sua testa poteva, senza aver l'aria di
D'Ambra, Lucio
chilometro a piedi in quel viale dei Tigli che in quelle ore mattutine era un vero salotto all'aria aperta, fra cielo e mare. Ad una ad una, tutte le
D'Ambra, Lucio
qualche cosa da me e lo capii appunto perchè aveva l'aria di non volermi chiedere nulla. Parlava invece della nostra buona amicizia, della grande fortuna
D'Ambra, Lucio
senza domanda. Desidero finalmente una donna che mi resista, desidero una donna che mi faccia aspettare, desidero una donna che abbia l'aria di non
D'Ambra, Lucio
colui che è oggi Rolando secondo e che era allora un imberbe principe ereditario mandato all'università d'Oxford perchè avesse l'aria di compirvi i
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D'Ambra, Lucio
che, ha l'aria di non credere a nulla mentre vorrebbe invece poter credere a tutto, racconta in queste pagine leggere che io ti mando per distrarre un
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