Chiese e cenacoli
per dottrina, venerati universalmente per la loro pietà e santità di vita. Noi non siamo più nel periodo dei fervori e delle aspirazioni individuali
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un'opera di redenzione soprannaturale. Grandi e numerose famiglie spirituali, e la turba innumerevole degli uomini che non hanno una famiglia
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ovile. Ma, a parer nostro, questa formula non sarà la vera finché avrà un significato ecclesiastico. L'Unità è nello spirito: il pastore è il Dio padre di
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Tutto ciò va bene. Ma, non so perché, mi tornano in mente le parole di Bernardo Shaw, in una delle sue prefazioni: Gli uomini, quando uno strumento
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E il lealismo verso le Chiese, preconizzato dallo ]anni, ci sconcerta un poco. Non sappiamo bene che cosa si debba intendere per esso. Ci è occorso
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della tradizione. Noi conosciamo i diritti della vita e della continuità, non conosciamo diritti della tradizione. La tradizione non ha che un
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dall'esperienza storica, chiedono la realtà, non i simboli, della vita spirituale. Esse non si adattano alle dottrine note. Chi parla ad esse di Dio
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rapporti fraterni, sono lungi dallo scomunicarsi e gridarsi: raca. Sentono di esserciascuna, non il tutto, ma parte di un tutto spirituale. E sino a
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E questo diciamo, non perché non ci sieno cordialmente fraternamente cari il gruppo che lo Janni ci presenta e l'opera di esso, ma perché non
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quello presentare alle anime e su quello raccogliere i consensi, mostrando il perenne valore di divina umanità che esso racchiude; e non più commettere
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