C'era due volte il barone Lamberto
precisione ad una delle sue malattie. Allora domanda al maggiordomo: — Anselmo, una fitta qui e l'altra lì? — Numero sette, signor barone: l'ulcera
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richiude, non sa piú quel che fa. — Signor barone, — egli grida, — che cosa desidera per pranzo? Le andrebbero dei piccioni alla Cavour o preferisce
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di pizzicotti, ceffoni, bicchieri d'acqua nel collo, urlacci, riesce a svegliare i suoi cinque compagni. — Tocca a me? — borbotta il signor Giacomini
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ottimo. La cucina, di prima classe. Oggi, per esempio, il signor Anselmo ci ha servito risotto coi tartufi e anatra alla pechinese. Io ho lavorato
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testa. — Un momentino, signor barone. Anselmo va a cercare la grande lente con cui il barone osserva i francobolli della sua collezione. Nella lente
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è spaventato? Si ritira nella sua tana? — Le sue rughe, signor barone... La faccia del vecchio signore è come rappresa in una ragnatela fittissima di
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, signor Ottavio. — Be', — dice il barone, — ti ho visto con piacere. Ora scusami un momentino. Anselmo, offrigli qualcosa, un'aranciata, una camomilla
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, signor Ottavio? — Sul tetto, a vedere il panorama. Il maggiordomo non fa commenti, ma decide che sarà il caso, per il futuro, di tener d'occhio i
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diavolo. — Ha un ombrello appeso al braccio. — Allora è il signor Anselmo. — Cosa vi dicevo? Tutto un trucco del barone. Ora manda il maggiordomo a
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, offrigli solo il doppio di quello che chiede, non bisogna esagerare. — Signor barone, permetta una parola. — Dimmi, Anselmo. Ma cos'hai? Com'è che
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banditi. — Il signor barone verrà subito. — Esatto, è proprio quello che deve fare. Il barone si è tolto la tuta da ginnastica, ha indossato un paio di blue
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signor Guglielmo? — Ha fatto il militare? — A che età si è sposato? — Quanti figli ha? — Quanti litri di vino beve in un giorno? Eccetera, ogni sorta
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, riconosce ufficialmente i pesi regolamentari. — E a chi servono? — Al signor barone, maresciallo. Intende allenarsi in questa disciplina sportiva
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senz'altro quella del signor barone. — Sí, ma lo stile non è il suo. — Ha ragione il collega: non ricordo che il barone abbia mai usato la parola «giostra
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il barbiere, per caso? — Per servirla, signor padrone. — Allora respiro: non mi guasterà l'allineamento delle basette. Il barone Lamberto è calmo e
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. — È l'ora, signor barone, — sussurra il maggiordomo, spostando la regina, — bisogna che porti la cena in soffitta. — Manda Ottavio, — ordina
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, Lamberto. Comincia la signorina Delfina, continua il signor Armando. Finisce il signor Giacomini, attacca la signora Zanzi. Poi tocca al signor
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strani tipi armati. Chi erano? — Cacciatori di passaggio, — spiega in fretta Ottavio. — Ci sono lepri sull'isola? — domanda il signor Giacomini che, oltre
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. Venti contando le dita dei piedi. — Lei, — dice il capobanda al signor Anselmo, — vada nella sua stanza e ci resti. Due a tenerlo d'occhio. Dov'è
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negozio a mani vuote. Ma Duilio è irremovibile. Si fa per dire, perché si muove di corsa e va in cerca del sindaco. — Signor sindaco, cosí e cosí: che
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