C'era due volte il barone Lamberto
, Singapore, eccetera), sempre malato. Le sue malattie sono ventiquattro. Solo il maggiordomo Anselmo se le ricorda tutte. Le tiene elencate in ordine
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questi spiccano i nipotini del barcaiolo Duilio, che si ficcano sempre dappertutto. Sono tanto vivaci che uno si aspetta di vederli correre sull'acqua
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male dei loro colleghi figurativi e viceversa. Ma c'è sempre uno, almeno uno, che nomina Lamberto, e quando lui è giunto alla «o» del nome, c'è
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finestrino della soffitta sono raggi del sole o squilli di trombe. Ha gli occhi aperti, ma non vuol dire, in sogno si hanno sempre gli occhi aperti
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e in italiano: La Nigoglia va all'insú e la legge la facciamo noi. Mi sembra detto molto bene. Sempre pensare con la propria testa. Si capisce che
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signore molto vecchio (ha novantatre anni), assai ricco (possiede ventiquattro banche in Italia, Svizzera, Hong Kong, Singapore, eccetera), sempre
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dodici anni in una fabbrica di frigoriferi, ma sempre a pane e mortadella. Qui avevo cominciato a ingrassare, ma quando ho chiesto, a nome di tutti, che
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maggiordomo. Nelle soffitte il lavoro procede come sempre. Il barone si rialza, fa due o tre passi e scoppia a ridere: — Guarda, — dice, — ho dimenticato
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nausea la mattina, qualche giramento di testa. — Sarà perché state sempre al chiuso. — Sarà. Arrivederla. — Come, arrivederla, dove va? — Vado a dormire
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andata. Tutti quelli che l'hanno sentita raccontare da lui, a loro volta, l'hanno ripetuta altre venti volte a chi non l'aveva sentita, ma c'è sempre
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detto il barone, — il capriccio di un miliardario. Mi piace sapere che c'è sempre qualcuno col mio nome in bocca. Dà soddisfazione, come a grattare dove
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, dove la birra è sempre fresca; —il santuario della Madonna del Sasso, a strapiombo sul lago; —un'osteria della Valstrona, di dove non si vede niente
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di domande. Ma i giornalisti, a differenza dei fotografi, gli dànno sempre del lei. I ragazzini seguono la barca a nuoto, sia all'andata che al ritorno
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il prossimo Natale». — Perché ha scritto in inglese? — domanda il capo, che non ha studiato le lingue. — Con quei signori io parlo sempre in inglese
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l'occhio. — Come sta Delfina, Anselmo? — In buona forma, signor barone, — balbetta il maggiordomo. — E il resto della famiglia? — Sempre al lavoro
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uscire sul lago, sta sempre appiccicato al nipote. Pretende che assista ai suoi allenamenti con i pesi. Una volta gli fa addirittura calzare i guantoni da
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. — Ricordo, li aveva persi ai birilli, da quel vizioso che è sempre stato. Be', Anselmo, preparami una camomilla. Il barone Lamberto possiede la piú ricca
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. — Sempre cassata, sempre cassata, — borbotta il signor Bergamini, — e mai polenta. — Desidera polenta per domani, signor Bergamini? - domanda premuroso
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elastico la scaletta esterna del palazzotto della Comunità, in fila indiana. C'è sempre chi si diverte a contarli: — ...quarantasei, quarantasette
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