C'era due volte il barone Lamberto
, Singapore, eccetera), sempre malato. Le sue malattie sono ventiquattro. Solo il maggiordomo Anselmo se le ricorda tutte. Le tiene elencate in ordine
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forte, per favore! Anselmo agita anche l'ombrello, come se la cosa avesse il potere, di amplificare la sua povera voce, arrocchita dagli strapazzi e dagli
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cosí carico di folla che, se non fosse di solida roccia, rischierebbe di sprofondare. Il barone Lamberto era già famoso prima che l'isola fosse occupata
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— Lamberto di qui... — Lamberto di là... — Lamberto di su... — Lamberto di giú... — Lamberto di sopra e di sotto... Se un ascoltatore potesse
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cominciato un nuovo sogno, nel quale scende dal cielo una banda che suona la marcia trionfale dell'Aida. Non capisce bene se quelli che entrano dal
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le sue acque a sud, come fanno disciplinatamente il Lago Maggiore, il lago di Como e il lago di Garda, le manda a nord, come se le volesse regalare al
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è contento lo stesso di quello che ha fatto. È sufficiente come spiegazione di una favola che obbedisce solo a se stessa? Speriamo di sí. Resta poi
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malato. Le sue malattie sono ventiquattro. Solo il maggiordomo Anselmo se le ricorda tutte. Le tiene elencate in ordine alfabetico in un piccolo taccuino
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. — Questo lavoro, — dice Delfina, — non mi convince. — Io lo trovo facilissimo, — ribatte Armando. — Pensi se avessimo dovuto ripetere la parola
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il capello sembra un albero dorato dal sole. Ma c'è di piú... — Se il signor barone permette, — dice Anselmo, — non si tratta di un semplice capello
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linfatici; — le ghiandole endocrine; — il sistema riproduttivo. Tutto in ordine, dai corpuscoli tattili, che avvertono il cervello se l'acqua del bagno
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A Roma c'è la Cupola di San Pietro. Dall'alto della Cupola, se si sa dove guardare, si vede un attico circondato da un grande terrazzo, dove siede
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si è dimenticato di spegnere e l'altoparlante ha continuato a fare il suo dovere. — Lamberto, Lamberto, Lamberto... «Molto interessante, — dice fra sé
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uomini le hanno dato forma con il loro lavoro. Se si vede del verde, la natura non c'entra: sono i giardini delle ville. Non si vedono rocce, ma
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pezzo. — Se il signor barone vuole rifugiarsi in soffitta, o in cantina, dirò a quei signori che al momento è assente, che provino a ripassare domani
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che appena vedono un'arma se la fanno sotto dalla paura. Ma questo non cambia la sua situazione. Coraggioso o no, lei è prigioniero lo stesso. — E di
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; —e, naturalmente, proprio alle spalle di Orta, nel punto più elevato del promontorio, il piazzale del Sacro Monte, di dove, se scoppia un temporale, si
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moglie a salutarlo piangendo, come se partisse per la guerra. — Non andare, Caronte (anche lei lo chiama affettuosamente cosí), ti faranno del male
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Non sanno se mostrarsi piú indignati per la richiesta di ventiquattro miliardi o addolorati per quella degli attrezzi per il sollevamento pesi
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lavoro piú pesante è per Duilio, che deve portare avanti e indietro dall'isola i messaggi. I banditi hanno posto un ultimatum: «Se entro quarantott'ore
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barone è anche piú tranquillo di prima e si permette di scherzare: — Dottore, — dice, — vuol vedere se c'è anche del cerume da togliere? — Sarà fatto
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non gli piace, per guadagnare altro tempo. Anche Anselmo lo tiene d'occhio. Se Ottavio si dirige verso le scale, ci sono tutti e due, il bandito
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bisognerebbe evitare a tutti i costi. — Sarà fatto, signor barone. Se permette, allora, pregherò anche il signor Bergamini di non separare troppo nettamente le
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Ottavio. — Polenta di primo, polenta di secondo e polenta per dolce! — Il signor Bergamini parla solo per sé, — precisa la signora Zanzi, — per noi quel
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voce: — Il dito è ricresciuto solo a metà. Se il barone fosse vissuto fino a stamattina, avrebbe avuto due indici e dieci dita in tutto, come prima
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. Duilio corre al negozio dei casalinghi. Poi batte i tabaccai. Se mette insieme cinque o sei etti di scotch è tanto. — Ci pensiamo noi! — gridano i giovani
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