C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
menò via. Poco dopo venne un Principe. Rimase ammaliato dalla seconda. - Siate Principessa! La sposò con grandi feste e la menò via. Restava l'ultima
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facendole il verso, per canzonarla. E la mandò via, tutto contento che quel malaugurio per la sua discendenza fosse sparito. Gli occhi della povera donna
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all'altro della via. - Tizzoncino fa l'uovo - dicevan le vicine. All'Avemaria le fornaie si chiudevano in casa e non affacciavano più nemmeno la punta del
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gran bosco e non trovava più la via, pensò di montare in cima a un albero per passarvi la notte; altrimenti, le bestie feroci n'avrebbero fatto un
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, indossava la carniera, e col fucile sulla spalla, e coi cani, via pei forteti e pei boschi. Chi avea da parlare col Re, doveva andare a trovarlo in mezzo ai
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carità! Quella per la noia di cavar le mani di tasca rispose: - Non ho nulla. La vecchiarella andò via brontolando. - Che cosa ha brontolato? - domandò la
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, sono nel bosco. - E che tu fai? - Sento strani rumori. Il Re ordinò: - Mi si selli il miglior cavallo della mia scuderia! Montò a cavallo e via, come
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letto. S'era già abituata e non ci viveva di cattivo umore. Il Lupo Mannaro russava tutto il santo giorno e la notte andava via. Siccome la bimba
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gli si sellasse uno dei suoi cavalli, e, accompagnato da un solo servitore, s'incamminò per quel paese, dove il ciaba abitava. Per via incontrarono
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vorrete. Gli diedero una gran somma e quello andò via. La Reginotta s'era messo in dito l'anello e lo ammirava ogni momento: - Oh, che bellezza! Oh, che
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c'era più. Si era rizzato di terra, si era ripulito il vestitino, ed era andato via, lesto lesto, come se nulla fosse stato. - Buon viaggio! - disse il
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mia, parti pure! La diè quattrini a sufficienza, e una notte, mentre tutti nel palazzo reale dormivano, la Reginotta si messe in via. Cammina, cammina
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grembiule e andò via. Quel povero diavolo l'attendeva all'uscita. - Tieni! E gli riempì le tasche. - Però bada! Spendi tutto a tuo piacere; ma la corona
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dell'oro? - Tenetevi ogni cosa. Sarà quel che sarà! E andò via. Il Re disse al cardellino: - Ora che ti ho tra le mani, ti vo' martoriare. Il cardellino
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nemico fu spazzato via. - Viva Niente-con-Nulla! Viva Niente-con-Nulla. Non si sentiva acclamare altro. Nessuno più gridava: "Viva il Re!", tanto che Sua
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bestiole affamate, che davano morsi da portar via la pelle; e tutti urlavano: - Accidempoli alla Regina che volle entrare nel canile! Il Re corse subito da
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accaduta. E quegli zitto, dinoccolato, come se non dicessero a lui. Quando i vicini furono andati via pei fatti loro, cavava di tasca lo zufolo, e tì
Accademia della crusca
