C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
C'era una volta un contadino che aveva un campicello tutto sassi, e largo quanto la palma della mano. Vi era rizzato un pagliaio e viveva lì, da un
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. Sull'ora di mezzogiorno la balia s'addormentava; ma quando si svegliò, non trovò più la Reginotta. Cerca, chiama per tutto il giardino; nulla! La bimba era
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è piccina come un cece. - Sposerò la tua Cecina! Il Re avrebbe anche fatto chi sa che cosa, pur di levarsi di dosso tutto quel grasso e quel pancione
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dev'essere destinata a sposare un regnante. E tutto allegro, disse al ciaba: - Proviamo. Il ciaba chiamò la figliuola, senza dirle del Re; e come
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, l'albero che parlava non c'era. Con questa pulce nell'orecchio, il Re non dormì più. Mandò corrieri per tutto il mondo in cerca dell'albero che parlava
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tutto il regno, con tamburi e trombette. - Chi guarisce la Reginotta sarà genero del Re! In una città c'era un giovinotto, figlio d'un ciabattino. Un
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facendo, incontrò una povera vecchia con un sacco di grano sulle spalle. A un tratto si rompe il sacco, e tutto il grano le va per terra. La vecchia
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cosa doveva fare? L'Uomo selvaggio era terribile: poteva devastare tutto il regno. - Maestà, - disse uno dei ministri - cerchiamo una bella ragazza
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spariva fra le dita e disse: - Ecco il rimedio. Questa notte, appena la Regina sarà addormentata, Vostra Maestà glielo versi tutto intero in un orecchio
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quella caccia ai topi per diventare barone, fu uno spasso per tutto il regno. Il Re, ogni volta che gli portavano al palazzo un centinaio di topi uccisi
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C'era una volta una vecchia che campava di elemosina, e tutto quello che buscava, lo divideva esattamente: metà lei, metà la sua gallina. Ogni giorno
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ogni cosa, le guardò dietro. - Maestà, che portate addosso? - Porto la mia disgrazia! E raccontò com'era andata. - E tutto questo per Serpentina
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facendole il verso, per canzonarla. E la mandò via, tutto contento che quel malaugurio per la sua discendenza fosse sparito. Gli occhi della povera donna
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tante ore lì dentro? - Ho visitato tutto il palazzo. Di fronte al palazzo di Testa-di-rospo, il palazzo reale sembrerebbe una stalla. Il Re e la Regina
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grembiule e andò via. Quel povero diavolo l'attendeva all'uscita. - Tieni! E gli riempì le tasche. - Però bada! Spendi tutto a tuo piacere; ma la corona
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chiamata per le mie figliuole. - Menale qui ad una ad una; si sceglieranno la Sorte colle loro mani. Il buon Uomo, tornato a casa tutto contento, disse alle
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. - Portatele questo regalo. Era uno scatolino tutto d'oro e di brillanti. Ma la Reginotta lo posò lì, senza neppur curarsi d'aprirlo. E piangeva
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naso. D'inverno, passava ... Ma d'estate, quando tutto il vicinato si godeva il fresco e il lume di luna? O che eran matte, mamma e figliuola, a
Accademia della crusca
