C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
C'era una volta una povera donna rimasta vedova con un figliolino al petto. Era di cattiva salute, e con quel bimbo da allattare poteva lavorare
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, Ranocchino? - gli domandò il babbo, che gli avea messo quel nomignolo perché era piccino quanto un ranocchio. - Io son contento - rispose. E la mattina
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venuto un cardellino, si è posato sopra un ramo e si è messo a cantare. Canta, canta, canta, mi si aggravavano gli occhi. Lo scacciai da quel ramo, ma
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sinistro e urlò: "Non è vero! La Reginotta" dice "ha una voglia in quel braccio!" e mi ha rimandato. Se fra due giorni non avrà lì la sposa, guai a voi
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gli si sellasse uno dei suoi cavalli, e, accompagnato da un solo servitore, s'incamminò per quel paese, dove il ciaba abitava. Per via incontrarono
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, andando a caccia, incontrò una donnicciola magra, allampanata, che un soffio l'avrebbe portata via. - Maestà, buona caccia! Il Re, a quel viso di mal
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, tì si divertiva a fare una sonatina, sempre la stessa; poi riprendeva il lavoro. Intanto quel campicello sassoso gli fruttava più di un podere. Se i
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codina. Al vederlo, la mamma e la levatrice rimasero trasecolate: e la levatrice, che provava ribrezzo a toccare quel mostricino, aveva consigliato
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starsene tappate in casa con quel po' di caldo? ... Le vicine si stillavano il cervello. - O fornaie, venite fuori al fresco, venite! - Si sta più fresche
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. Ma i corrieri tornarono colle mani vuote. Il Re si credette canzonato da quel forestiere, e ordinò d'arrestarlo. - Maestà, se i vostri corrieri han
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sempre in casa, e il padre non faceva altro che brontolare giorno e notte: - Le stava bene, stupidona! Sarebbe rimasta in un canto, con quel suo anello di
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, ecco dietro a lui un urlo di creatura umana: - Ahi! M'ammazzano! Ahi! Il Re si fermò, irresoluto; quel grido strappava l'anima!... E stava per
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finto gioielliere mostrò l'anello incantato. - Oh, che bellezza! Oh, che bellezza! Quanto lo Fate? - Reginotta, non ha prezzo, ma prenderò quel che
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nome Gigliolina; perché era bianca come un giglio. Allora la Regina gli disse: - Ora che abbiamo quest'altra figliuola, che ne facciamo di quel mostro
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paura, si voltò di qua e di là, ma non vide nessuno. - Ahi! Ahi! Ahi! Allora, fattasi coraggio, avvicinossi a quel punto d'onde il lamento partiva, e
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io, figliuola mia; siam venute per te! Dall'allegrezza stava per saltar dalla finestra. - Ascolta, figliuola - disse la Regina sotto voce. - Quel
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rispose: - Chi vuole vada, chi non vuole mandi. E il Re dovette andarci egli stesso in persona. - Maestà, finché quel gallo non sarà diventato un Uomo al
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del pozzo un braccio lungo lungo, peloso peloso, che l'afferrò e la tirò giù. E così, da parecchi anni, lei viveva in fondo a quel pozzo, col Lupo
Accademia della crusca
