C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
il viso del Re, come capì che quella ragazza, la più bella del mondo, era destinata a quel tanghero del suo servitore! Prese in disparte il ciaba e
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. La zingara prese in mano la coda di Serpentina e si messe ad osservarla attentamente. Scrollava la testa. - Zingara, che cosa vedi da farti
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sulla palma della mano: - Scegli, e Dio t'aiuti! - Questo qui. Naturalmente prese l'anello d'oro. - Maestà, vi saluto! La vecchia le fece un inchino
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sposata volentieri. - AhimŠ, bella ragazza! Ho impegnato la parola. - É la mia cattiva Sorte! Ma non importa. Lo condusse a casa, prese un barattolo e
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: - Maestà, lo volete davvero quel cardellino? Promettetemi la mano della Reginotta, e in men di tre giorni l'avrete. Il Re lo prese per le spalle, e lo messe
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fretta; verrò domani. Ma la Regina la prese per una mano e non la lasciò andar via; e per le scale le domandò perdono di quella volta che non le aveva
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la prese coi Ministri. Ma appena questi gli riferirono che le povere guardie, dal gran scalpicciare di quella nottata, non si poteano neppur muovere
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tremolante. Guardò e vide laggiù una capretta: - Capretta, che cosa è stato? - Son cascata nel fosso e mi son rotta una gamba. Scese laggiù, la prese
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quel povero diavolo se lo prese in collo, e cominciò a girare per la città. - Chi mi compra Ranocchino! Chi mi compra Ranocchino! Ma nessuno lo
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: - Miserabile ciabattino! Via di qua! Via di qua! Il povero giovane rimase confuso: - Questa è opera del Mago! Senza curarsene, prese i due semi di
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colla testina, come se avesse capito. Un giorno si trovò a passare proprio il Re, e sentito: Bimbo mio, tu sarai Re, la prese in mala parte, perché
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braccio sinistro: "Va bene!". Mi osservò tra i capelli, sulla nuca: "Va bene!". Poi prese un paio di scarpine ricamate e mi ordinò: "Calza queste qui". E
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un altro Re. Prese carta, penna e calamaio, fece la lettera e la lasciò sul tavolino ad asciugare. Va il galletto e gliela insudicia, proprio dov'era