C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
carità! Quella per la noia di cavar le mani di tasca rispose: - Non ho nulla. La vecchiarella andò via brontolando. - Che cosa ha brontolato? - domandò la
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dell'oro? - Tenetevi ogni cosa. Sarà quel che sarà! E andò via. Il Re disse al cardellino: - Ora che ti ho tra le mani, ti vo' martoriare. Il cardellino
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toccava. Mutava generali, chiamava nuova gente sotto le armi, veniva alle mani, faceva prodezze straordinarie, ma rimaneva vinto sempre; e una volta poté
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faccia E le buttò al cane. Aveva subito capito che ci avea messo le mani Tizzoncino. - Allora - disse il ministro - non c'è che un rimedio. - Quale
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chiamata per le mie figliuole. - Menale qui ad una ad una; si sceglieranno la Sorte colle loro mani. Il buon Uomo, tornato a casa tutto contento, disse alle
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. Ma i corrieri tornarono colle mani vuote. Il Re si credette canzonato da quel forestiere, e ordinò d'arrestarlo. - Maestà, se i vostri corrieri han
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. Se mi darete mezzo regno e la Reginotta per moglie, io andrò a liberarla dalle mani dell'Uomo selvaggio. - Magari! - rispose il Re. - Non mezzo
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ringhiava, mostrava i denti; e un giorno che la Regina fece atto di voler riprendere la figliuola, le saltò addosso e le morse mani e gambe. Testa-di
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giorni. Il Re, dalla contentezza, si fregava le mani. Fra poco quella ragazza più bella della luna e del sole sarebbe stata sua sposa! E lui se ne
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tranquillamente, e prima d'ammazzarlo si mise a piangerlo: - Ah, coricino mio! E debbo ammazzarti con queste mani, debbo ammazzarti! Ah, Ranocchino mio! E
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grotta, si sturò le orecchie, e picchiò. Picchia, ripicchia, non rispondeva nessuno. Lei non voleva chiamare, e dava all'uscio col bastone, a due mani
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fargli un figliuolo, neppure di terra cotta! La Regina, indispettita, gli fece colle sue mani un bel puttino di terra cotta. - Ecco, se era buona! Tutti
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lenti, con un po' di saliva glieli applicò sulle pupille spente, e la Reginotta ebbe la vista. Ma appena lo guardò, si coprì gli occhi colle mani: - Dio
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vostre mani, e spargete queste tre sementi. Mietete, trebbiate, senza mescolare il grano, e poi dite: Billi, billi! Chi gli piace se ne pigli! E
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timore della morte, il Re si sarebbe spaccato il pancione colle proprie mani. E il popolo che brontolava: - Re pancione ingoiava tutto! Lavoravano per Re
Accademia della crusca
