C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
cercato male, che colpa ne ho io? Cerchino meglio. - E tu l'hai veduto, coi tuoi occhi, l'albero che parla? - L'ho veduto con questi occhi e l'ho
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fatto l'elemosina. - Buona donna, buona donna, Fatemi ritrovar la mia figliuola! - Maestà, che ne so io? Sono una povera femminuccia. - Buona donna
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facciamo di questo mostro? Io direi di farla ammazzare. Il Re non ebbe animo di commettere questa crudeltà: - Mostro o non mostro, è una creatura di
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. - Chi è? - urlò finalmente una voce - Chi cercate? - Son io: cerco la Fata. - Quale Fata? Delle Fate ce n'è tante! - La Fata gobba. Le scappò di
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fece venire tutti dinanzi. - Figliuoli - disse - son due giorni che non gustiamo neppure un gocciolo d'acqua, ed io, dalla disperazione, non so più dove
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parve strana. Ma la Regina, curiosa, disse: - Lo coverò io. E se lo mise in seno. Dopo ventidue giorni, sentì rompersi il guscio. Venne fuori un pulcino
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accapponò la pelle, sfido io! Si fece piccina piccina, e finse di dormire. Il Lupo Mannaro s'accostava al letto, svoltava le coperte con cautela, e
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: - Maestà, è mai possibile che un Topolino voglia sposare la Reginotta? Io credo che quella donna si sia beffata di voi. Ma gli altri non furono dello
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un'altra volta per la strada, te la farò vedere io! E per quel giorno non ammazzò neppure uno sgricciolo. Ma la mattina dopo, eccoti lì quella del
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. Tornata a casa, quella disse alla maggiore: - Se tu sarai Regina, io sarò Principessa! E tutt'e due si diedero a canzonare la sorella minore: - Che volete
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bella ragazza, che era la più bella del mondo. Rimase abbagliato! E, senza por tempo in mezzo, disse al ciaba: - Io sono il Re: vo' la tua figliuola per
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sta, Bella figliuola, il Re non ti avrà. - E poi? - E poi smette di sonare e quella reggia, di botto, ridiventa pagliaio. - Glieli darò io la pioggia e
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cominciò a pelarsi dalla stizza. - Non è nulla disse la Reginotta. Ve lo raccatterò io. - Ah, i chicchi son contati! Se ne mancasse uno solo, mio marito
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parenti di lei. Come fare? - Ci penserò io. Il Re di Spagna si travestì da gioielliere, e aperse una bottega dirimpetto al palazzo reale. La Regina
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. - Cardellino traditore, te e il tuo padrone! - Non siamo traditori, né io, né il mio padrone. Sentendosi rispondere dallo scatolino, la Reginotta lo aperse
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. Se mi darete mezzo regno e la Reginotta per moglie, io andrò a liberarla dalle mani dell'Uomo selvaggio. - Magari! - rispose il Re. - Non mezzo
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. - Brav'uomo, non vi conosco; io sono il Reuccio. - Reuccio o non Reuccio, prendi quella scure e spaccami un po' di legna. Il Reuccio, per timore di
Accademia della crusca
