C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
sentinella addormentata. Guarda l'albero ... Le arance d'oro non c'eran più! - Sentinella sciagurata, pagherai colla tua testa. - Maestà, non ci ho colpa. É
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cercato male, che colpa ne ho io? Cerchino meglio. - E tu l'hai veduto, coi tuoi occhi, l'albero che parla? - L'ho veduto con questi occhi e l'ho
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in una pianura e chiamare la Sorte: - Sorte, o Sorte! Gli apparve una vecchia, colla conocchia e col fuso: - Perché mi hai tu chiamata? - Ti ho
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a domandar l'elemosina al palazzo reale, e la condussero su. - Strega del diavolo! Che malìa hai tu fatta a quell'uovo? Ho mangiato la testa del
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carità! Quella per la noia di cavar le mani di tasca rispose: - Non ho nulla. La vecchiarella andò via brontolando. - Che cosa ha brontolato? - domandò la
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dar di capo. Sapete che ho pensato? Domani mi farò prestar l'asino dal nostro vicino, gli porrò le ceste e vi porterò attorno per vendervi. Se avete
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sono pronti; ma badate di non scambiarli. Per non sbagliare in questo incantato ci ho messo un diamante di più. - Ho capito. Chiamò le due figliuole
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le scale del palazzo reale, coi piedi scalzi e intrisi di mota. La Regina le domandava: - Tizzoncino, perché non ti lavi la faccia? - Maestà, ho la
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, quella donna gli riferì minutamente ogni cosa. - Sai che ho pensato, marito mio? Noi abbiamo una figliuola che è un sole: conduciamola dal Re. Gli
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in mano: - Vecchina mia, non ho altro. - Grazie, figliuolo; si vede il buon cuore. Accetta in ricambio questo anellino e portalo al dito; sarà la tua
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cose, domandò alla figliuola: - O tu, non vuoi nulla? - Non c'è niente di bello - rispose la Reginotta. - Ci ho qui un anello raro; le piacerà. E il
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, traeva un respiro dal profondo del petto. - Voi siete barone! - Che mi vale, Maestà, l'esser barone, se non ho da mangiare? - disse una volta un
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. - E che tu fai? - Maestà, ho troppo caldo. Il Re conficcava gli sproni nei fianchi del cavallo: avrebbe voluto che volasse. Ma quando fu in mezzo al
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larga la via, Dite la vostra, ché ho detto la mia.
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era avverato. Stretta è la foglia, larga è la via, Dite la vostra, ché ho detto la mia.
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
, vieni a dormire. - Più tardi, Maestà; per ora non ho sonno. Il Re aspettò, aspettò, e si addormentò lui per il primo. La mattina, svegliatosi, vide