C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE
contadino, che, invece di cento, ne aveva portati un mezzo migliaio. - É giusto - rispose il Re. E gli fece un bel regalo. Saputasi la cosa, tutti quelli
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svaniva. Ma si posò in cima all'albero, e canta, canta, canta ..., ho dormito finora! Il Re non gli fece nulla. Alla nuova stagione, incaricò della guardia
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anno e non si sa nuova di lui. Il meglio che possiamo fare è lo sposarci noialtri. - Maestà, come voi volete. Il Re fece i preparativi delle nozze, e
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fece venire tutti dinanzi. - Figliuoli - disse - son due giorni che non gustiamo neppure un gocciolo d'acqua, ed io, dalla disperazione, non so più dove
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C'era una volta un Re e una Regina. La Regina era incinta. Un giorno passò una di quelle zingare che van dicendo la buona ventura, e il Re la fece
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figliuole: - La vostra fortuna è trovata! E raccontò ogni cosa. Allora la maggiore si fece avanti, ringalluzzita: - La prima scelta tocca a me
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fargli un figliuolo, neppure di terra cotta! La Regina, indispettita, gli fece colle sue mani un bel puttino di terra cotta. - Ecco, se era buona! Tutti
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Regina. - Maestà, ha detto che un giorno avrete bisogno di lei. La Regina le fece correre una persona dietro, per richiamarla; ma la vecchiarella
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rideva anche al cospetto del Re. - Ah!... Tu ridi? E le fece mettere in prigione tutte e due, mamma e figliuola. Ma la notte, dalle fessure dell'uscio
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impertinente! E il Re gli tirò un calcio alla schiena, che lo fece saltare dalla finestra. - Doveva esser morto! Andarono a vedere in istrada; ma il Nano non
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C'era una volta un Re e una Regina. La Regina partorì e fece una bambina più bella del sole. Insuperbita di questa figliolina così bella, spesso
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augurio, stizzito, fece una mossaccia, e non rispose nulla. E per quel giorno non ammazzò neppure uno sgricciolo. Un'altra mattina, ecco di nuovo
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. E fece chiamare il contadino. - É vero che questo campicello tu non lo cederesti neppure al Re? - Sua Maestà ha tanti poderi! Che se ne farebbe dei
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- è accaduta una disgrazia! Il Re pareva fuori di sé dal gran dolore. Fece subito un bando: - Chi riporta la Reginotta, gli si concede qualunque grazia
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fece: - Oooh! - Che vedi? - Una stella. - Di giorno? É impossibile. - Lassù, diritto a quel ramo: guardate! E mentre la Strega gli voltava le spalle
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fiamme, si fece coraggio e si presentò: - Maestà, perdonate; la colpa non fu mia; fu del Mago traditore. Ora è un'altra cosa. Caviamo di dito alla
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Regina avea posta una gallina, e alle uova messe a covare aggiunse anche quello. Ma la chioccia non lo covò. Il Re fece chiamare la vecchia: - Quell'uovo
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affacciato a una finestra del palazzo reale, e vide passar la Reginotta. - Oh! Com'è brutta! La voglio qui! La voglio qui! Il Re la fece chiamare